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Sarà il Siviglia di Julen Lopetegui, quarta in classifica nell’ultima Liga, ad aprire i battenti del massimo campionato spagnolo in casa dell’Osasuna, formazione giunta al decimo posto lo scorso campionato e alla caccia di un’altra stagione tranquilla senza mai essere in lotta per la retrocessione. PER I BOOKMAKER Per gli esperti allo stadio “El Sadar” è previsto grande equilibrio, con il Siviglia comunque favorito in quota a 2,40 contro il 3,12 dei padroni di casa. Fissato invece a 3 il segno «X». Saranno le difese le protagoniste di questo primo match, con l’Under 2.5 nettamente avanti, a 1,58, rispetto ad un match con almeno tre reti offerto a 2,23. Per quanto riguarda il risultato finale è in pole a l’1-1 a 6,19, seguito dallo 0-1 a 7,08, mentre vale 15,59 volte la posta un 2-0 a favore dell’Osasuna. IL NOSTRO PRONOSTICO Lo scorso anno la grande forza del Siviglia è stata la difesa, la meno battuta dell’intera Liga. Nonostante il passaggio di Koundè al Barcellona, Lopetegui insisterà ancora sulla solidità di squadra e per questo motivo consigliamo una DC Combo X2&amp;3- da giocare a 1,63. Interessante anche il Margine Vittoria 4 di 1 gol proposto a 2,29.

Osasuna

Sevilla

Pronostico Osasuna-Siviglia, quote e statistiche del match – Liga 12/08/2022

Il talento del Barcellona Pablo Martin Paez Gavira, noto come<a href="https://www.calcio.com/giocatori/gavi" rel="noopener noreferrer" target="_blank"> Gavi</a>, compie 18 anni e a breve - come annunciato dal Ds del Barca Mateu Alemany nel corso della conferenza stampa di presentazione di Kessié – dovrebbe firmare un nuovo contratto con i blaugrana, con tanto di clausola alzata a 100 milioni.Il centrocampista classe 2004 è l’ennesimo prodotto della Masia catalana, che di anno in anno tira fuori talenti di assoluto spessore. Rispetto ad altri giocatori della sua età, Gavi è molto più avanti per quanto riguarda lo sviluppo come testimoniano prestazioni e record. Dopo aver fatto il proprio debutto con il Barcellona 'B', appena diciassettenne, è entrato subito nel giro della prima squadra di Koeman. Subentrato nelle gare contro Getafe, Granada e Bayern Monaco, l’esordio da titolare in Liga arriva con il Cadice, inanellando solamente la prima una serie di prestazione convincenti che convincono subito il commissario tecnico delle Furie Rosse Luis Enrique a convocarlo in nazionale, e non solo. Infatti, a 17 anni e 62 giorni, diventa il più giovane di sempre a debuttare con la Spagna, nella semifinale di Nations League contro l'Italia, battendo il record di Zubieta che resisteva addirittura dal 1936. La notte di San Siro è stato il trampolino di lancio per il centrocampista spagnolo, che nell’ultima stagione ha totalizzato 47 presenze complessive con il Barça, tra Liga, Coppa del Re, Champions, Europa League e Supercoppa, con 2 gol segnati e 6 assist. Seppur appena maggiorenne, Gavi è già un punto fermo dello scacchiere tattico di mister Xavi che proverà con lui e l’altro talento Pedri a riportare i catalani al successo dopo un’annata davvero buia.

Gavi

Barcellona

Compleanno Gavi: numeri e record del prodigio in forza al Barcellona

E' una Liga con tante incognite quella pronta a partire tra meno di un mese. Il Real Madrid si prepara a difendere il titolo dopo una stagione da urlo tra campionato e Champions League, confermando in buona parte la rosa attuale ma piazzando diversi acquisti per prepararsi al nuovo anno. I Blancos ripartono da Karim Benzema, ormai veterano della formazione madrilena e reduce dal suo momento migliore di sempre, sia a livello tecnico che di uomo spogliatoio. Vicino a lui sono cresciuti, mese dopo mese, giovani promesse come Rodrygo e Camavinga, ma anche elementi già affermati come Vinicius, ancora 22enne ma già tra i giocatori più pericolosi dell'intero panorama calcistico. Non mancano però i rinforzi illustri, primo dei quali quello di Aurelien Tchouameni, arrivato a Madrid a un costo di 80 milioni di euro per rinforzare un reparto la cui età media comincia ad avanzare. Anche in difesa si registra un arrivo importante come quello di Antonio Rudiger a parametro zero dopo il mancato rinnovo con il Chelsea. Chi invece deve riscattare una stagione opaca è il Barcellona, che pare aver superato almeno in parte i problemi finanziari e, nei primi mesi di mercato, ha rinforzato a dovere una rosa che l'anno scorso aveva deluso le aspettative. L'arrivo più importante è quello di Robert Lewandowski, deciso a cambiare aria dopo una serie di annate a livelli altissimi al Bayern Monaco. I Blaugrana punteranno soprattutto sul centravanti polacco, ma sono alte le aspettative anche per Raphinha, giunto dal Leeds per poco meno di 60 milioni. Il club catalano ha piazzato poi due importanti colpi a zero come quelli di Franck Kessie e Andreas Christensen. Chi invece deve ancora entrare nel vivo del mercato è l'Atletico, per cui gli arrivi non sembrano essere finiti dopo quello, decisamente più sottotraccia rispetto alle rivali, di Axel Witsel.

Karim Benzema

Polonia

Robert Lewandowski

Benzema per la riconferma, il nuovo Barcellona di Lewandowski: i protagonisti più attesi della Liga

A pochi mesi dal trionfo indiscusso del Real Madrid, poi anche campione d'Europa, la Liga spagnola è pronta per una nuova stagione. I Blancos, reduci da un successo netto nell'ultimo campionato, saranno la squadra da battere in partenza, ma dopo una sessione estiva molto calda il Barcellona è pronto a lottare per rovesciare gli equilibri. Attenzione però anche all'Atletico Madrid e al Siviglia, che l'anno scorso aveva dato battaglia al Real prima di arrendersi nell'ultima parte di stagione. Si comincia venerdì 12 agosto alle 21 con la sfida tra Osasuna e Siviglia. Il Barcellona ospiterà il Rayo Vallecano, mentre il Real Madrid farà visita all'Almeria. Trasferta a Getafe, invece, per l'Atletico. Il 'Clasico' tra Real e Barça andrà in scena il 16 ottobre, con il ritorno in programma per il 19 marzo. Il derby di Madrid si giocherà il 18 settembre al Wanda Metropolitano, mentre il ritorno è fissato per il 26 febbraio al Bernabeu. Barcellona e Atletico si affronteranno l'8 gennaio e il 23 aprile. La liga, che si fermerà per un mese tra novembre e dicembre durante i Mondiali in Qatar, terminerà il 4 giugno, e sarà visibile in Italia tramite la piattaforma di streaming DAZN. IL CALENDARIO DELLA PRIMA GIORNATA Venerdì 12 agosto, ore 21 - Osasuna – SivigliaSabato 13 agosto, ore 17:00 - Celta Vigo- EspanyoSabato 13 agosto, ore 19:00 - Real Valladolid – Villarreal Sabato 13 agosto, ore 21:00 - Barcelona – Rayo VallecanoDomenica 14 agosto, ore 17:30 - Cádiz – Real SociedadDomenica 14 agosto, ore 19:30 - Valencia – Girona Domenica 14 agosto, ore 22:00 - Almería – Real MadridLunedì 15 agosto, ore 17:30 - Athletic Bilbao – Mallorca Lunedì 15 agosto, ore 19:30 - Getafe – Atlético MadridLunedì 15 agosto, ore 21:30 - Betis-Elche

Liga: quando inizia, il calendario e dove seguire le partite 

Sono anni non facili dal punto di vista finanziario per il Barcellona, che dall'inizio della pandemia è andato incontro a diverse difficoltà spesso ammesse anche dagli stessi dirigenti. Nella sessione di calciomercato in corso, però, il club catalano sta mostrando di riuscirsi ugualmente a muovere in maniera eccellente per rinforzare la sua rosa. In questi giorni, i Blaugrana hanno ufficializzato prima l'acquisto di Raphina, arrivato dal Leeds per la bellezza di 58 milioni di euro, e successivamente quello di Robert Lewandwski, senza dubbio più pesante a livello mediatico. Nomi importanti anche quelli dell'ex Chelsea Andreas Christensen e dell'ex Milan Franck Kessie, arrivati entrambi a parametro zero. Dopo una stagione amara anche dal punto di vista dei risultati, con un secondo posto in campionato a grande distanza dai campioni del Real Madrid, un'eliminazione alla fase a gironi di Champions League e successivamente l'inaspettata uscita ai quarti di Europa League contro l'Eintracht Francoforte (poi vincitore della coppa), il Barcellona sta riuscendo a costruire una squadra in grado di tornare a lottare per tutti gli obiettivi che contano. In campionato sarà sfida aperta ai rivali e campioni in carica del Real, mentre in Champions League sarà obbligatorio cancellare la delusione di un anno fa, oltre che lottare per andare fino in fondo.

Dalla crisi al colpo Lewandwoski, il Barcellona è pronto a rinascere

Gennaro Gattuso è pronto a ripartire dal Valencia. Il tecnico ha ormai raggiunto l’accordo con il club spagnolo nonostante una frangia di tifosi non vedrebbe bene un suo arrivo e vorrebbe boicottarne la firma. Dopo un anno da svincolato, Gattuso decide di ripartire dall'estero grazie anche all’intermediazione di Jorge Mendes, suo agente, per un accordo biennale. Dal momento dell'ufficialità comunque, Gattuso diventerà il terzo mister italiano al Mestalla e l'11° nella Liga. Gli illustri precedenti sono quelli legati a Claudio Ranieri che arriva al Valencia nella stagione 1997/98. Nella prima esperienza all'estero l'allenatore romano, reduce dagli anni alla Fiorentina, arriva ad inizio stagione al posto dell’esonerato Valdano e chiude al 9° posto, utile per partecipare all’Intertoto. Stagione super invece quella successiva, con il 4° posto nella Liga che vale la qualificazione in Champions, partecipazione precedente alla Coppa Uefa garantita in estate dal trionfo nell’Intertoto e soprattutto successo in Coppa del Re battendo 3-0 l'Atletico Madrid. Nella stagione 1999/00 è l’Atletico Madrid a puntare su Ranieri ma la sua gestione viene interrotta a marzo con le dimissioni e il ritorno di Antic. Lo stesso Ranieri ha poi un secondo periodo poco fortunato al Valencia nel 2004/05 con tanto di esonero a febbraio. Poca fortuna in Spagna anche per l’ex Ct della Nazionale italiana Cesare Prandelli che, dopo due anni di inattività, provò il rilancio al Mestalla ma, arrivato a fine settembre al posto di Ayestaran, si dimise a dicembre a causa di divergenze di mercato con la società, mentre il Valencia occupava il 17° posto.
Per quanto riguarda la storia degli italiani in Liga, il primo da menzionare è l’attuale allenatore del Real Madrid Carlo Ancelotti, vincitore della Liga, della Champions League e della Supercoppa spagnola in questa stagione trionfante. Nella sua precedente parentesi con le merengues Ancelotti nel periodo 2013-2015 ha conquistato la Champions League e la Coppa del Re (2013-2014) e Supercoppa Uefa e Coppa del mondo per club (2014-2015). Tra i precursori nella Liga c’è poi Fabio Capello che alla guida del Real Madrid nel 1996-97 ha vinto la Liga, concedendo il bis nel 2006-07. Anche Arrigo Sacchi nel  1998/99 approda in Spagna all’Atletico Madrid ma sarà divorzio a febbraio. Gli altri tecnici italiani ad aver militato in Spagna sono poi Gianni De Biasi al Levante nel 2007 e all’Alaves nel 2017, Montella al Siviglia nel 2017, Alessio Lisci al Levante 2021/22 e andando indietro nel tempo Enzo Ferrari al Real Saragozza nel 1984/85 e Sandro Puppo al Barcellona nel 1954/55.

Gattuso riparte da Valencia: sarà il terzo mister italiano nella storia del club

Carlo Ancelotti entra nella storia diventando l'unico allenatore al mondo a vincere il titolo nei ‘Big 5’, i cinque maggiori campionati europei. Laureandosi campione di Spagna con il Real Madrid con 4 giornate d'anticipo sulla conclusione del campionato, Ancelotti riscrive per l'ennesima volta la storia del calcio e arricchisce ulteriormente la sua incredibile bacheca. Nessun allenatore, infatti, era ancora riuscito a vincere Serie A, Premier League, Bundesliga, Ligue 1 e Liga. E per farlo è stata necessaria la sua seconda parentesi al Real Madrid, considerando che nella prima si era dovuto accontentare della decima Champions League per i blancos.
Con il titolo nella Liga, Ancelotti supera a quattro titoli in diversi paesi Ernst Happel (vincente in Austria con lo Swarowski Tirol, in Germania con l'Amburgo, in Belgio con il Bruges e in Olanda con il Feyenoord), José Mourinho (vincente in Portogallo con il Porto, in Inghilterra con il Chelsea, in Italia con l'Inter e in Spagna con il Real Madrid), Giovanni Trapattoni (vincente in Italia con Juve e Inter, in Germania con il Bayern Monaco, in Portogallo con il Benfica e in Austria con il Salisburgo), e Tomislav Ivic (vincente nel campionato jugoslavo con l'Hajduk Spalato, in quello olandese con l'Ajax, in quello belga con l'Anderlecht e in quello portoghese con il Porto).
E pensare che fino al 28 maggio 2003 il tecnico di Reggiolo, allievo di Arrigo Sacchi, era accompagnato dalla fama di perdente. All'epoca 43enne, Ancelotti aveva sul curriculum già una promozione in Serie A con la Reggiana, alla sua prima esperienza di allenatore e un Intertoto con la Juventus, trofeo che in casa bianconera tuttavia si guardano bene dall'esibire. Poi zero titoli con un Parma all'epoca fra le più forti d'Italia, nonostante fosse stato l’unico a portare i ducali a giocare i gironi di Champions League. Alla Juventus due anni e mezzo, due secondi posti di cui uno clamoroso sotto il diluvio di Perugia. Nel 2004 vince la sua prima Serie A con il Milan davanti la Roma di Fabio Capello. Un anno prima era però arrivata la Champions League nella finale tutta italiana con la Juve. Nel 2009 lascia il Milan dopo 8 anni e nella prima avventura all'estero fa subito centro: Chelsea condotto alla vittoria davanti al Manchester United di Sir Alex Ferguson. E poi il Paris Saint-Germain dove è il primo allenatore di prestigio scelto dalla proprietà qatariota: vince la Ligue 1, saluta e va al Real Madrid dove vince la ‘decima’ Champions, poi il Bayern dove sostituisce Guardiola e al primo colpo si assicura la Bundesliga. Napoli e soprattutto Everton sembravano l'anticamera di un addio anticipato a determinati sogni di gloria, prima dell'inattesa chiamata da Madrid dopo l'addio di Zidane. E stavolta LaLiga non se l'è lasciata sfuggire.

Dalla Serie A alla Liga, Carlo Ancelotti nella storia: è l’unico Re dei ‘Big 5’

Robert Lewandowski non smette di segnare ma potrebbe continuare a farlo lontano dalla Germania. L'attaccante polacco del Bayern Monaco, che è sempre più vicino a vincere per la seconda stagione consecutiva la Scarpa d'Oro, potrebbe infatti lasciare i campioni di Germania. L’opzione più intrigante è quella della Spagna, sin dalla prossima stagione. Secondo la stampa polacca, infatti, Lewandowski avrebbe già dato il suo "sì" al Barcellona per diventare un giocatore blaugrana. L'attaccante avrebbe già comunicato la sua decisione a Oliver Kahn, direttore generale del Bayern. Ma altre big europee sono alla finestra a partire dal Psg, soprattutto se si dovesse privare del francese Mbappè, ma anche il Liverpool potrebbe lanciare l’offensiva per contrastare la bozza d’accordo con il Barca per un contratto di tre stagioni, fino al compimento dei 36 anni. 
Legato alle sorti del bomber polacco ci sarebbero anche quelle di un altro attaccante molto ricercato, Erling Haaland del Borussia Dortmund, anche lui con la valigia in mano. Il Barca, forte dell’accordo con Lewandowski, si sarebbe ritirato dalla gara per l'ingaggio del norvegese, le cui pretese economiche lo hanno allontanato dal Camp Nou, anche a causa della delicata situazione finanziaria che sta attraversando il club. Haaland potrebbe così trasferirsi in Inghilterra per vestire la maglia del Manchester City nella prossima stagione. Ne sono sicuri in Inghilterra dove il Daily Mail parla di 600mila euro netti a settimana, ossia più di 30 milioni all'anno. Il 21enne norvegese sarà allenato da Pep Guardiola e indosserà la maglia dei Citizens già vestita dal padre Alf-Inge. Al Borussia Dortmund, invece, andrebbero i 75 milioni di euro previsti dalla clausola rescissoria.
Incerto anche il futuro di un altro attaccante di alto livello, quello di Paulo Dybala dopo che la Juventus ha deciso di non rinnovargli il contratto. Inter e Milan sono interessate al giocatore, che arriverebbe a parametro zero, ma la pista inglese anche in questo caso di starebbe facendo sempre più calda, con l’arrivo di Erik ten Hag sulla panchina del Manchester United. Secondo quanto rivelato da ‘DonBalon’, il primo regalo dei ‘Red Devils’ sarebbe proprio Dybala che ritroverebbe il compagno alla Juve Cristiano Ronaldo.

Paulo Dybala

Erling Haaland

Kylian Mbappé

Lewandowski, Haaland, Dybala e tutti gli altri: ecco gli attaccanti con la valigia in mano

Sei anni consecutivi senza saltare una partita. Niente infortuni, nessuna febbre, squalifica o scelta tecnica per Inaki Williams, attaccante dell’Atletico Bilbao, giunto a 227 partite consecutive in Liga, per una striscia partita addirittura il 20 aprile 2016. Dopo aver ritoccato in stagione il precedente record di Juanan Larranaga, fermo a quota 202, “l’IronMan” basco sta continuando un qualcosa di insensato, ma nella nostra Serie A c’è chi è riuscito a far di meglio: Dino Zoff, uno dei decani del nostro campionato. Il portiere campione del mondo in Spagna nel 1982 ha disputato ben 332 partite consecutive, le prime due con la maglia del Napoli, con la quale aveva in precedenza interrotto un record di oltre 140 gare senza stop, per poi disputare undici campionati consecutivi – da 30 gare l’uno - senza mai saltare un match alla Juventus, con la fine della striscia arrivata solamente in occasione del suo ritiro, al termine della stagione 1983.
Nessuno in Italia è riuscito poi ad avvicinarsi a questo primato, il secondo è un altro portiere, Gianluca Pagliuca a 207, mentre il primo tra i giocatori di movimento è Javier Zanetti. L’ex capitano nerazzurro ha disputato tra ottobre 2006 e dicembre 2009 162 gare senza fermarsi di cui 137 nel massimo campionato italiano. “El Tractor”, simbolo di longevità e continuità, è stato avvicinato dal difensore della Lazio Francesco Acerbi. Il centrale azzurro ha cominciato la sua striscia nel 2015 quando faceva ancora parte del Sassuolo di Eusebio Di Francesco. Le cose non sono cambiate dopo il suo passaggio alla Lazio con cui ha continuato imperterrito fino all’espulsione rimediata nel 2019 al San Paolo contro il Napoli. Il difensore già pregustava un clamoroso sorpasso ma per lui sono arrivate “solamente” 149 di fila, 126 in A, ovvero undici in meno dell’argentino.
Numeri e record dal sapore antico, in un calcio moderno in cui i troppi impegni non permettono solitamente di dar vita a questo tipo di “prodezze”, invece l’esempio Williams dimostra come anche nell’era dei turni infrasettimanali, rose lunghe e turnover è possibile trovare ancora “Highlander” del genere.


Inaki Williams, sei anni di Liga senza saltare una gara: ma in Italia c’è chi è riuscito a fare di meglio.

Il giocatore del Lipsia Josko Gvardiol, con un valore stimato di 96,2 milioni di euro, è secondo il Cies Football Observatory, il giocatore Under 23 con il valore più alto tra i cinque maggiori campionati europei. Sebbene abbia solo 20 anni, il difensore centrale si è affermato come un pilastro sia del Lipsia che della Nazionale della Croazia; cresciuto nel settore giovanile della Dinamo Zagabria, ha esordito in prima squadra il 18 ottobre 2019. Nel settembre 2020 è stato acquistato a titolo definitivo dal RB Lipsia per 16 milioni più bonus, rimanendo comunque in Croazia fino al termine della stagione. Il 20 agosto 2021 debutta in Bundesliga nella vittoriosa gara casalinga dei Roten Bullen ai danni dello Stoccarda diventando, pian piano, uno dei pilastri della squadra. Un giovane dal sicuro avvenire e pronto a scrivere la storia del mercato internazionale: in caso di trasferimento potrebbe battere il record per la quota più alta mai pagata per un difensore con  il Tottenham di Paratici e Conte pronto all'assalto.

Il compagno di squadra di Gvardiol al Lipsia Dominik Szoboszlai e il prodigio del Barcellona Pablo Gavi completano il podio per i più costosi esordienti dei Big-5 U23, rispettivamente con un valore di 60,3 mln di euro e 58,6 mln. Subito ai piedi del podio troviamo il giovanissimo Nuno Mendes del Psg con un valore di 53 mln mentre, appena fuori dalla top ten, in undicesima posizione, il primo italiano; si tratta di Davide Frattesi del Sassuolo con un valore di 27,6 mln. Spicca poi Gianluca Busio, statunitense con cittadinanza italiana, del Venezia con 19,8 mln mentre rimanendo in Italia, nel Torino di Juric, c'è il difensore David Zima (18,5 mln) e in classifica c'è anche il suo compagno di squadra Samuele Ricci (14 mln). Ci sono inoltre in classifica due giovani dello Spezia Jakub Kiwior e Dávid Strelec e uno del Genoa Kelvin Yeboah. In 49esima posizione Kaio Jorge della Juventus (9,7 mln) a dimostrare come, di giovani talenti pronti ad esplodere, ce ne siano anche in Serie A e non soltanto nei campionati esteri.

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