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Roma all'esame di inglese contro il Leicester, i precedenti "british" dei giallorossi
Pubblicata il 15/04/2022
©Shutterstock/No use without permission
La Roma passa con il Bodo-Glimt e si regala la semifinale della Conference League, dove sfiderà il Leicester (andata 28 aprile, ritorno a Roma il 5 maggio). Non è però la prima volta che i giallorossi incontrano una squadra inglese nelle coppe europee. Anzi, i confronti sono ben 34 e partono dal lontano 1982/1983, anno del secondo scudetto giallorosso. È la Coppa Uefa e i giallorossi sfidano l’Ipswich Town: il doppio confronto finisce sul 4-3 con una decisiva doppietta di Pruzzo all’Olimpico.
Il precedente più iconico è però la finale di Coppa dei Campioni persa in casa contro il Liverpool ai rigori nel 1984. Una partita che lascerà il segno anche in più di un giocatore, che già pregustava il trionfo nello stadio di casa bardato a festa.
Arriva poi la tragedia dell’Heysel e la squalifica per i club inglesi. Fino al 1989, quando Marco Delvecchio regala il passaggio del turno in Coppa Uefa contro il Leeds. Nei Duemila ci sono poi i confronti-incubo con il Manchester United di Cristiano Ronaldo. Dal 2006 al 2008 sono ben sei le sfide contro i Red Devils con il roboante 7-1 del subito all’Old Trafford. Di soddisfazioni non ne arrivano neanche con l’Arsenal nel 2008/2009 quando Ranieri perde gli ottavi di Champions ai rigori. Nel 2014/2015 la Roma pesca ai gironi di Champions League il Manchester City: finisce 1-1 all’Etihad Stadium e 0-2 all’Olimpico con Garcia costretto a retrocedere in Europa League. I confronti più recenti sono però quello con il Chelsea di Antonio Conte con il pirotecnico 3-3 di Stamford Bridge e il rotondo 3-0 all’Olimpico con la doppietta di El-Shaarawy e la rete di Perotti nella fase a gironi della Champions League. E poi la semifinale avvelenata contro il Liverpool, dove fra pali, traverse e rigori negati, passano i Reds di Klopp. Storie vecchie e nuove per una Roma che ora vuole tornare a far sentire la propria voce in Europa con un allenatore, José Mourinho, specializzato in imprese di questo tipo.
Il precedente più iconico è però la finale di Coppa dei Campioni persa in casa contro il Liverpool ai rigori nel 1984. Una partita che lascerà il segno anche in più di un giocatore, che già pregustava il trionfo nello stadio di casa bardato a festa.
Arriva poi la tragedia dell’Heysel e la squalifica per i club inglesi. Fino al 1989, quando Marco Delvecchio regala il passaggio del turno in Coppa Uefa contro il Leeds. Nei Duemila ci sono poi i confronti-incubo con il Manchester United di Cristiano Ronaldo. Dal 2006 al 2008 sono ben sei le sfide contro i Red Devils con il roboante 7-1 del subito all’Old Trafford. Di soddisfazioni non ne arrivano neanche con l’Arsenal nel 2008/2009 quando Ranieri perde gli ottavi di Champions ai rigori. Nel 2014/2015 la Roma pesca ai gironi di Champions League il Manchester City: finisce 1-1 all’Etihad Stadium e 0-2 all’Olimpico con Garcia costretto a retrocedere in Europa League. I confronti più recenti sono però quello con il Chelsea di Antonio Conte con il pirotecnico 3-3 di Stamford Bridge e il rotondo 3-0 all’Olimpico con la doppietta di El-Shaarawy e la rete di Perotti nella fase a gironi della Champions League. E poi la semifinale avvelenata contro il Liverpool, dove fra pali, traverse e rigori negati, passano i Reds di Klopp. Storie vecchie e nuove per una Roma che ora vuole tornare a far sentire la propria voce in Europa con un allenatore, José Mourinho, specializzato in imprese di questo tipo.