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Da Ramsey a Kokorin, i "desaparecidos" della Serie A
Pubblicata il 20/01/2022
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Non giocano quasi mai, ma se l'Inter arriverà a mettere le mani sulla Coppa Italia lo dovrà a loro. I gol di Ranocchia e Sensi, che hanno piegato l'Empoli proprio in extremis, rappresentano la rivincita dei giocatori messi ai margini per vari motivi (rendimento, infortuni, incompatibilità con il tecnico, ecc). Talvolta, si tratta di terze o quarte scelte, in altre occasioni sono giocatori messi fuori rosa, malgrado stipendi non di rado molto alti. Vedi il caso della Roma, che con l'avvento di Mourinho ha notevolmente irrobustito il manipolo dei “desaparecidos”: Santon e Fazio non hanno mai visto il campo, il giovane statunitense Reynolds, arrivato come grande speranza la stagione scorsa, ha all'attivo un solo minuto di gioco; Diawara (4 presenze) non piace al tecnico, così come Villar e Borja Mayoral, tornati in Spagna, al Getafe, qualche giorno fa. Anche sull'altra sponda del Tevere non si scherza, visto che buona parte del mercato laziale in entrata degli ultimi anni è finito fuori rosa, o quasi: Vavro ha una presenza, Jony e Durmisi neanche un minuto, così come Jordan Lukaku, che in questa finestra di mercato si è accasato a Vicenza. Eclatante, in casa Juve, il caso di Ramsey: 3 presenze in campionato per il gallese, arrivato nel 2019 con le stimmate del grande campione. Restando a Torino, il nuovo corso di Juric ha azzerato il credito di Verdi, Baselli e Rincon (il venezuelano è andato in prestito alla Samp), per non parlare di un ex punto fermo come Izzo, ormai panchinaro fisso. In naftalina anche alcuni bomber dal discreto passato. Per esempio Nestorovski, che dopo l'infortunio ai legamenti che lo ha tenuto fermo fino a ottobre, nell'Udinese ha giocato soltanto 11 minuti in campionato. Nel Bologna, le porte della prima squadra sono rimaste sigillate per Falcinelli, mai convocato da Mihajlovic in tutto il girone di andata. Complici non poche assenze, il giocatore (lo scorso anno in prestito alla Stella Rossa) è stato ripescato in questo scorcio di 2022: un minuto in campo con il Cagliari, una quarantina con il Napoli. Infine, il talentuoso russo Kokorin, che nella Fiorentina è da tempo un caso. Arrivato nel gennaio dello scorso anno, ha avuto a disposizione poche occasioni e le ha sfruttate male. Non giocava né con Prandelli, né con Iachini e tantomeno ora con Italiano. In compenso, ha un ingaggio di circa 1,8 milioni annui. La dirigenza viola sta cercando un acquirente di buona volontà.