Bologna, contro la Juve per la Champions, ma anche per sfatare un tabù lungo 27 anni
I rossoblù non battono i bianconeri al Dall'Ara dal 29 novembre 1998. E' record, più che negativo
Maledetta, da 27 lunghi anni, dai tifosi rossoblù. Maledetta partita per il Bologna, che contro la Juventus in casa non vince mai, o quasi. Quattro lustri più due stagioni di sfide, per un appuntamento immancabile, anche in Serie B (vedere annata 06/07). E il Bologna non ha mai vinto.
Da quelle parti non vale nemmeno più la legge dei grandi numeri, non vale il “prima o poi” e non valgono nemmeno le annate in cui i bianconeri si sono presentati sotto la Maratona in emergenza, da sfavoriti sulla carta oppure con poco da giocarsi in campionato. La Juventus ha sempre vinto e, quando non lo ha fatto, è riuscita comunque a strappare un pari, anche nei modi più rocamboleschi e imprevedibili.
Domani al Dall’Ara come andrà? La storia e il destino sembrano segnati a prescindere, ma “prima o poi” (cit.), i rossoblù troveranno il modo di sfatare questo prolungatissimo tabù.
Ventinove novembre ’98. Poi soltanto bocconi amari
Dall’Ara, 4 maggio 2025, ore 20.45: Bologna e Juventus è uno spareggio per l’accesso alla prossima Champions League.
Chissà se in quel tiepido pomeriggio di fine novembre di 27 anni fa, qualcuno avrebbe mai immaginato che 30 anni più tardi rossoblù e bianconeri si sarebbero reincontrate per giocarsi la Champions, vicine, vicinissime di classifica. La risposta è naturalmente no, così come nessuno avrà pensato di ‘frizzare’ quel 3-0 rifilato alla Juventus di Lippi, conservarlo e tenerlo come reliquia. Ad averlo saputo prima.
“Il Bologna non batte in casa la Juventus in Serie A dal 29 novembre 1998 (3-0 con reti di Michele Paramatti, Giuseppe Signori e Davide Fontolan); da allora, in 21 sfide al Dall’Ara ben 14 successi bianconeri e sette pareggi. Nelle ultime otto gare in terra emiliana contro i rossoblù, la Vecchia Signora è sempre andata a segno almeno una volta”. (fonte: Opta)
Un confronto che vale un record, da una parte e dall’altra, chiunque in questo lasso di tempo e soprattutto con un numero così elevato di partite disputate contro, ha almeno battuto la Juventus. Tutte, tranne il Bologna.
E dire che poco più di 4 anni più tardi da quel giorno in cui Fontolan e soci stregarono per ben tre volte la porta di Peruzzi, i rossoblù ebbero tra le mani un altro successo da incorniciare.
Anno 2003, 13 aprile il giorno e posticipo sotto le due torri. Cruz e Locatelli colpiscono, sembra fatta. A 3 minuti dalla fine la Juve la riapre con Zambrotta, Meghni non la chiude e poi, il patatrac: Zaccardo pasticcia, Zambrotta crossa e Camoranesi insacca di testa indisturbato. A 5 secondi dal 95’: 2-2 e Guidolin che terminò lì virtualmente la sua avventura a Bologna, a causa di parole infelici proferite contro la città, dopo una sostituzione Locatelli-Signori a dir poco contestata dal pubblico.
Poi un altro decennio di pareggi e soprattutto di sconfitte, mai sonore a dire la verità, ma pur sempre sconfitte. Nel mentre, il 26 febbraio 2011, interruppe il tabù esterno, vincendo a Torino grazie ad una doppietta di Di Vaio, senza mai più ripetersi, almeno ad oggi. Ma questa, seppur molto simile, è un’altra storia.
Anche i Bologna più belli e vivaci, la Juve non sono mai riuscita a mandarla al tappeto. Neanche il 20 maggio scorso, neanche nell’anno e nella stagione della Champions.
Doppio Calafiori e Castro, prima del buio
Dall’Ara in festa, Vecchia Signora in disarmo. Calafiori fa magie, Castro si mette in mezzo e, dopo 53 minuti, è un 3-0 da lacrime per il popolo rossoblù. Come nel ’98. Il traguardo si tocca con mano, anche perché i bianconeri del tecnico ad interim Montero (chiamato in fretta e furia dopo il post-Allegri) hanno le pile non scariche, di più.
Poi, a 14 dalla fine, Chiesa, su errore in uscita di Beukema, fa 3-1. Milik 8 minuti più tardi, 3-2. Yldiz, pochi secondi dopo: 3-3. Dal sogno all’incubo, con Locatelli che accarezza il poker a secondi dal triplice fischio.
Un’altra volta, sì un’altra volta. L’incubo Juve, per Bologna e i bolognesi, è tornato.
Domani l’ennesima occasione, forse quella più ghiotta di tutte, forse quella desiderata e forse quella che il destino ha messo sul piatto del Bfc, forse scusandosi per questa lunga, lunghissima, eterna attesa.
O forse no. Chissà.