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Ammazzagrandi e visionario, Thiago Motta si è ripreso lo Spezia
Pubblicata il 19/01/2022
©Shutterstock/No use without permission
Sembrava solo questo di tempo e soprattutto di “clausola” per l’allontanamento di Thiago Motta dalla panchina dello Spezia. Prima dell’ultima trasferta dell’anno a Napoli, il destino dell’italo-brasiliano sembrava segnato, con l’esonero che si sarebbe solo formalizzato con l’arrivo del nuovo anno, a causa di una postilla nel contratto. Infatti il club ligure sembrava intenzionato ad esonerare il tecnico solo oltre il 31 dicembre 2021, data di scadenza della clausola per risparmiare ben 400 mila euro. Invece dall’impresa fatta Napoli contro gli uomini di Spalletti la stagione del club ha svoltato. Complice anche qualche rifiuto ottenuto dai papabili sostituti di Motta, è arrivata la decisione di continuare insieme, scelta rivelatasi giusta alla luce delle due pesantissime vittorie esterne consecutive arrivate prima nel derby contro il Genoa, in una delicata sfida salvezza, e poi a San Siro contro il Milan sconfitto all’ultimo respiro, ancora alla ventiduesima giornata come successo già nello scorso campionato. Rimanendo in tema di confronti sono solo due in punti in meno rispetto alla passata stagione sotto la guida di Italiano, un allenatore che a Firenze sta mostrando di che pasta è fatto. Come spesso accade nel calcio, quel ritardo nel licenziamento potrebbe essere anche la classica occasione che cambia la carriera di un tecnico. Partendo da un clamoroso 2-7-2, per lui da leggere in orizzontale invece che nel canonico modo verticale, con il passare delle partite ha mostrato di non scendere a compromessi, mostrando di aver idee spesso innovative, capacità di cambiare in corsa, tenendo i ragazzi tutti dalla stessa parte, a cui ha aggiunto quella piccola dose di fortuna, che non può mancare nel bagaglio di nessun allenatore che aspiri ad arrivare in alto.