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Fallito l'ennesimo ribaltone del dopo Ferguson, con l’attuale tecnico Ralf Rangnick che in estate si accomoderà dietro la scrivania nel nuovo ruolo di dirigente, il Manchester United ha ufficializzato nella giornata di oggi Erik Ten Hag come nuovo allenatore a partire dalla prossima stagione. Un nuovo cambio di rotta obbligato per una società che resterà ancora a digiuno nonostante la faraonica campagna d'acquisti estiva, con l'ultimo titolo che resta ancora l'Europa League 2017 vinta con José Mourinho. Il prescelto è l'attuale mister dell'Ajax, uno dei più apprezzati nel panorama europeo per quanto mostrato negli ultimi anni, un calcio "all'olandese" che ha portato i lancieri a un passo dalla finale di Champions 2019. Ten Hag arriva sei anni dopo l'ultimo "orange" alla guida dei Red Devils, Louis Van Gaal, alla guida della formazione inglese tra il 2014 e il 2016, stagioni non indimenticabili chiuse con la sola vittoria della FA Cup 15/16. Proprio l'attuale tecnico della nazionale olandese aveva consigliato a Ten Hag di rifiutare una possibile chiamata del club, consiglio non rispedito al mittente dal nuovo allenatore, che proverà a fare meglio di un maestro con cui ha "condiviso" spesso le scelte professionali. Oltre l'Ajax, dove Van Gaal guidò una generazione d'oro capace di vincere anche in Europa, e ora il Manchester, i due hanno avuto entrambi un'esperienza con il Bayern Monaco, anche se ten Hag si è fermato alla squadra B per un lavoro comunque apprezzatissimo dal vecchio tecnico bavarese dell'epoca Pep Guardiola. Ora i due si ritroveranno contro nel derby di Manchester, una città ora tutta a tinte blu, dopo anni di dominio rosso. Sarà questa la prima missione del nativo di Haaksbergen, recuperare il predominio della città per affacciarsi poi alla conquista di Inghilterra prima ed Europa.

Manchester United in mano a Ten Haag, dopo Van Gaal un altro olandese per i Red Devils

Ancora una stagione da “zero tituli” per usare un termine tanto caro a Josè Mourinho, l’ultimo allenatore capace di portare un trofeo a Manchester, l’Europa League 2016-17. Per lo United infatti, dopo la sconfitta casalinga rimediata contro l’Atletico Madrid è arrivata l’ufficialità della quinta stagione consecutiva senza vittorie, un fatto anomalo per una società abituata a dominare durante l’era Ferguson. Dal momento dell’addio del tecnico scozzese dalle parti di Old Trafford si è vinto sì qualcosa – l’Europa League di Mou è proprio il titolo più importante – ma senza dare mai l’impressione di riaprire un vero ciclo. Era però questa l’intenzione estiva della società, stanca dei continui successi dei cugini del City, campioni dell’ultima Premier con ben dodici punti di vantaggio sui Red Devils. Nell’ultima sessione di calciomercato erano arrivati tre campioni del calibro di Raphael Varane, Jadon Sancho e soprattutto Cristiano Ronaldo, ma neanche loro sono bastati. In particolare al fuoriclasse portoghese si chiedeva di riportare il club sul tetto d’Europa, invece proprio CR7 è scomparso dai radar nelle due gare a eliminazione diretta contro i Colchoneros, da sempre suo punto di forza. Ad aggravare la situazione il rebus panchina: il flop di Ralf Rangnick, chiamato per sostituire Ole Gunnar Solskjaer, reputato incapace di portare la squadra alla vittoria, non ha portato al cambio di rotta sperato, anzi ha peggiorato la situazione. In estate arriverà sicuramente un nuovo tecnico, che i tifosi sperando sia finalmente un vincente, ma nel frattempo c’è da centrare una non facile qualificazione alla prossima Champions League, requisito fondamentale non solo dal punto di vista economico, ma soprattutto per attrarre in una Manchester che sta perdendo di appeal stelle di primo livello capaci di risolvere una situazione impronosticabile solo qualche stagione fa.

Fallimento United: per i Red Devils è la quinta stagione consecutiva senza un trofeo

Europa

Champions League

Ai nastri di partenza Manchester United e Atletico Madrid sognavano tutt'altra stagione. I Red Devils grazie a una campagna acquisti sontuosa, con la chicca del ritorno di Cristiano Ronaldo negli ultimi giorni di agosto, avevano intenzione di rinfoltire una bacheca vuoti ormai dall'Europa League vinta nel 2017 da José Mourinho, al contrario dei Colchoneros, campioni dell'ultima Liga in un finale thrilling con i "cugini" del Real, che puntavano all’apertura di un altro ciclo sotto la guida del "Cholo" Simeone, ma a cui invece resta solo l’inseguimento di quel sogno chiamato Champions League, sfumato per due volte, sempre in extremis, contro i Blancos, e rimasto allo stato attuale, proprio come per i rivali inglesi, l'unica ancora di salvataggio di una stagione che nei rispettivi campionati, vede sempre la Champions come comune denominatore, ma solo in ottica qualificazione. Si partirà da un 1-1 acciuffato nel finale dagli inglesi al Wanda Metropolitano grazie al gol del giovane Elanga, il prodotto della gloriosa Academy dello United, bravo nel rispondere al primo guizzo stagionale di Joao Felix, autore fino a quel momento di un’annata tra poche luci e troppe ombre, che proprio da quel gol sembra aver svoltato finalmente la stagione. Sarà lui a guidare i madrileni andando a sfidare i connazionali Bruno Fernandes - appena rientrato dal Covid - e Cristiano Ronaldo, vero spauracchio per Koke e compagni. Nell’ultimo precedente in una gara da dentro e fuori contro l'Atletico, sempre agli ottavi di finale, poco più di tre stagioni fa, CR7 siglò una tripletta che permise ai bianconeri di Massimiliano Allegri di eliminare gli avversari, circostanza che i tifosi inglesi sperano si ripeta anche stasera dalle parti di Old Trafford, soprattutto in virtù di un altro recente tris, con tanto di record, messo a segno proprio sabato scorso contro il Tottenham.

Spagna

Atlético Madrid

Manchester United-Atletico Madrid è sfida tra deluse: il sogno Champions ultimo obiettivo per salvare la stagione

Uno degli ottavi di finale più equilibrato è sicuramente quello tra Manchester United e Atletico Madrid, due squadre alle prese con un momento di stagione tutt’altro che positivo. I Colchoneros di Simeone, dopo aver vinto la Liga la scorsa stagione, sembrano i lontani parenti del passato, molto lontani da quella filosofia “cholista” che rendeva praticamente impossibile espugnare il fortino difeso dal sempre pronto Oblak. La classifica della Liga recita quarto posto a pari merito con il Barcellona, ultimo utile per rimanere agganciati al treno Champions, diventata tutto d’un tratto il grande obiettivo della formazione madrilena, fermata due volte a un passo dal trionfo dai cugini del Real guidati da Cristiano Ronaldo, spauracchio numero uno per l’Atletico, che stasera se lo ritroverà di nuovo di fronte per la trentaseiesima volta in carriera, la prima con la maglia dei Red Devils. Il bilancio parla chiaro: il fuoriclasse di Madeira quando vede i “rojiblancos” si esalta, con ben 25 reti totali messe a segno. Oltre al gol della staffa dal dischetto nella “Decima” dei Blancos di Lisbona, CR7 ha messo a segno anche il penalty decisivo, durante la lotteria dei rigori della finalissima europea vinta a San Siro nel 2016. Tra le tante prodezze spiccano ben quattro triplette, due messe a segno nei derby di campionato, una in semifinale di Champions League, sempre con il Real, quando da solo al Bernabeu demolì i rivali cittadini per 3-0 e l’ultima, con la maglia della Juventus, nell’incredibile rimonta dello Stadium negli ottavi 2018-19, quando il tris del fuoriclasse portoghese rimontò il 2-0 del Wanda Metropolitano, con tanto di esultanza finale di scherno verso il settore ospite. Anche per lui un periodo non facile, un solo gol nel 2022, tante critiche, un rapporto altalenante con il nuovo tecnico Rangnick, ma se il Manchester United è ancora in corsa per la Champions è principalmente merito suo, che sogna di vivere la “solita” notte di Champions proprio contro la sua vittima sacrificale.

Portogallo

Cristiano Ronaldo

Atletico Madrid attento: c’è ancora CR7. Il portoghese a caccia del gol numero 26 in carriera contro i Colchoneros

Si chiama Danjuma, ha 25 anni, viene dall'Olanda e ha il gol facile. In assenza del temuto Gerard Moreno, infortunato, potrebbero venire da lui i maggiori pericoli per Szczesny, nel corso degli ottavi di andata tra Villarreal e Juventus. Se lo ricordano bene i giocatori dell'Atalanta, ai quali, nel girone della prima fase, Danjuma ha fatto gol tre volte, una in casa e due nel match di Bergamo, decisivo per la qualificazione. Da parte loro, i bookmaker ne confermano le doti, assegnandogli la quota più bassa (3,00) tra i possibili bomber, in coppia con Vlahovic, che nell'occasione debutta in Champions. Singoli a parte, per la Juve non sarà una passeggiata: l'incontro all'Estadio de la Ceràmica vede i bianconeri leggermente sfavoriti, a 3,00, mentre gli spagnoli viaggiano a 2,50 e il pareggio si gioca a 3,15. Nell'ottica del doppio confronto, però, il pronostico vira piuttosto nettamente verso la Juventus, che vede i quarti di finale a quota 1,44, contro le chance spagnole a 2,59. La squadra di Unai Emery, peraltro, sta vivendo un eccellente momento di forma, come testimoniano le tre vittorie nelle ultime quattro gare di campionato, a cui si aggiunge un pareggio non certo da buttare via, lo 0-0 contro il Real Madrid. Ottima la tenuta difensiva degli spagnoli, che in questa serie positiva hanno incassato solo un gol (per giunta su rigore) nel largo successo (4-1) in casa del Granada. E poiché anche la Juve bada parecchio a non prenderle, l'ipotesi di un risultato da Under nel match di andata è la via indicata dai bookmaker, a 1,67, mentre l'Over sale fino a 2,08.
Nella stessa sera di martedì scendono in campo a Londra i freschi campioni del mondo del Chelsea, a cui il pronostico non può che sorridere. Il successo con il Lille vale appena 1,30. Per i francesi, la missione è di quelle al limite del possibile, con il «2» dato a 10,60. Più alla portata, ma sempre molto difficile, l'obiettivo del pareggio, a 5,35. Il mercoledì di Champions vive soprattutto sulla sfida al Wanda Metropolitano tra Atletico Madrid e Manchester United. Il testa a testa per la qualificazione parla in favore dei Reds, dati a 1,65, contro il 2,15 degli spagnoli. Gli uomini del Cholo, però, tenteranno di risolvere gran parte della pratica sul loro terreno, dove in effetti strappano ai bookmaker un leggero favore («1» a 2,45, «2» a 3,13). Simeone si ritrova davanti lo spauracchio Cristiano Ronaldo, che all'Atletico in passato ha riservato dispiaceri in serie. CR7 ultimamente ha parecchio rallentato in Premier, ma nella Champions di quest'anno ha segnato 6 gol nelle sei partite giocate. Il che gli vale una quota piuttosto bassa, 2,85, anche se è Luis Suarez a prendersi il ruolo di bomber più “caldo” della sfida, a 2,75. Chiude il tabellone degli ottavi di andata il match di Lisbona tra Benfica e Ajax. Gli olandesi nel girone hanno vinto sei partite su sei, segnando 20 gol e subendone 5. A loro va un favore piuttosto netto: «2» a 1,80, «1» portoghese a 4,15.


Juventus

Villarreal

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