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18/12/25, 10:30

La Cecoslovacchia è andata a pochi centimetri dal titolo mondiale

Nella finale del 1934 i ragazzi di Karel Petrů colpirono la bellezza di tre legni

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Disputatasi in Italia tra il 27 maggio e il 10 giugno del 1934, la seconda edizione dei Mondiali di calcio si concluse a Roma con una finale tutta europea.

All'atto conclusivo arrivarono l'Italia e la Cecoslovacchia.

Il cammino verso la finale

Dopo aver liquidato 7-1 gli Stati Uniti, che quattro anni prima in Uruguay avevano raggiunto le semifinali, l'Italia elimina la Spagna in due partite (a quei tempi non c'erano i rigori) e piega l'Austria 1-0.

Prima di strapazzare la Germania in semifinale, la Cecoslovacchia batte 2-1 la Romania e 3-2 la Svizzera.

La finale

Il 10 giugno del 1934, allo Stadio Nazionale di Roma, l'Italia di Vittorio Pozzo affronta la Cecoslovacchia di Karel Petrů, che come il piemontese oltre che allenatore è giornalista.

La stampa internazionale vede favorita la Cecoslovacchia e il campo non smentisce i pronostici: Plánička e compagni comandano a lungo il gioco mentre gli azzurri appaiono nervosi e inceppati.

Le conclusioni di Puč e Sobotka si infrangono sul palo, poi, al settantunesimo, lo stesso Puč, con un rasoterra, beffa Combi e sblocca il punteggio.

Quanti si attendono la reazione azzurra, rimangono delusi. Anzi, la Cecoslovacchia schiaccia il piede sull'acceleratore: prima Sobotka spreca a porta vuota, poi Svoboda colpisce il terzo palo per gli ospiti.

L'Italia è alla deriva e allora Pozzo, dopo aver invertito le posizioni di Schiavio e Guaita, lascia la panchina e si posiziona dietro la porta degli avversari.

A nove minuti dalla fine, la svolta: Orsi si inventa un tiro a effetto da una ventina di metri e segna l'1-1. Il pareggio getta nello sconforto i cecoslovacchi, che all'inizio del primo tempo supplementare subiscono il 2-1 di Schiavio e alzano bandiera bianca.

Il secondo tentativo

La Cecoslovacchia, che oggi non esiste più, tornerà in finale 24 anni dopo in Cile, dove subirà un'altra rimonta, questa volta firmata Brasile.