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14/10/25, 11:30

Il soprannome dei calciatori della Finlandia deriva da una singolare invasione di campo

Nel giugno del 2007 un gufo reale decise di gustarsi da vicino la sfida tra Finlandia e Belgio

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Helsinki, 6 giugno 2007

La Finlandia di Roy Hodsgon, che in precedenza aveva guidato per 88 partite l'Inter e per 17 l'Udinese, è impegnata con il Belgio in una partita valida per le qualificazioni a Euro 2008.

Il punteggio è fermo sullo 0-0 quando, intorno al ventesimo minuto, l'Olympiastadion accoglie uno spettatore senza biglietto che intende seguire la partita da vicino, anzi da vicinissimo.

Bubi

Uno splendido gufo reale prima plana sul terreno di gioco e poi pensa bene di appollaiarsi sulla traversa della porta difesa da Stijn Stijnen, numero 1 dei Diavoli Rossi.

L'arbitro, l'inglese Mike Riley, sospende l'incontro mentre gli oltre 30.000 spettatori vanno in delirio per il pennuto e cominciano a inneggiare a Bubi (Bubo bubo è il nome scientifico del gufo reale), che per cinque-sei minuti si prende tutta la scena.

Salutato l'inatteso ospite, la partita riprende e la Finlandia trova il gol del vantaggio grazie a Jonatan Johansson, che più tardi fornisce l'assist del definitivo 2-0 all'ex leccese Aleksey Eremenko Jr.

Huuhkajat

Considerando che l'arrivo di Bubi aveva portato bene ai biancoazzurri, nasce l'idea, divenuta poi decisione ufficiale, di chiamare i giocatori della Finlandia Huuhkajat ovvero Gufi o Gufi reali.

I Gufi non riescono a centrare la qualificazione alla fase finale degli Europei perché nell'ultima partita, che avrebbero dovuto vincere, sono bloccati sullo 0-0 a Porto dal Portogallo. Tuttavia, il secondo posto nel girone è accolto con soddisfazione e dà nuovo vigore al movimento calcistico del paese dai mille laghi.

Morale della favola

Mai generalizzare: non tutte le invasioni di campo vanno condannate; non tutti i gufi tifano contro.