Una settimana da incubo per il Liverpool: Slot deve iniziare a riflettere

Il Liverpool non è la macchina da vittorie che ricordavamo fino a qualche settimana fa, quella squadra destinata a bissare il successo in Premier League della passata stagione, cercando di ampliare i propri obiettivi e puntare ad assicurarsi la vittoria anche a livello internazionale. O, almeno, a competere per questa. Il rendimento della squadra di Arne Slot, in effetti, stona con gli investimenti fatti in estate che hanno permesso ai Reds di assicurarsi alcuni dei giocatori più forti e rilevanti del panorama calcistico europeo: da Isak ad Ekitiké, passando per Frimpong, Kerkez, Wirtz e molti altri. Eppure, dopo una partenza che aveva sollevato alcune perplessità per il rendimento del Liverpool, ora la situazione è addirittura peggiorata.

La settimana da incubo per il Liverpool

Il club campione d’Inghilterra in carica ha concluso nella serata di ieri una delle settimane più difficili della sua storia recente. Nelle ultime tre partite giocate sono arrivate tre inaspettate sconfitte. La prima alla sesta giornata di Premier League, contro un Crystal Palace che continua il proprio record di imbattibilità che dura ormai da 19 partite e che già in estate aveva soffiato al Liverpool la finale di Community Shield. Poi il passo falso in Champions League, a Istanbul, contro il Galatasaray e infine la pesante sconfitta nello scontro diretto contro il Chelsea di Maresca che, al 95’, trova la vittoria con il gol dell’enfant prodige Estevao. Una serie di risultati che hanno fatto scivolare il Liverpool in terza posizione, alle spalle dell’Arsenal primo a 16 punti e dietro proprio agli Eagles che per differenza reti si trovano secondi.

Quanti problemi in difesa!

Il Liverpool spendaccione sul mercato e rafforzatosi al punto da candidarsi a squadra favorita in ogni competizione alla quale prenderà parte, sta vivendo un momento di inattesa normalizzazione. Ora Slot e i suoi giocatori sono costretti a riflettere davanti ai propri limiti, tra questi quelli difensivi fin troppo evidenti già dalle amichevoli estive. In Premier League sono 9 i gol subiti in 7 partite: un’anomalia se si pensa agli interpreti al servizio dei Reds: Konaté, Joe Gomez, ma soprattutto capitan Van Dijk. Tra le prime dieci squadre del campionato, il Liverpool ha la seconda peggior difesa, al pari del Chelsea che ha affrontato nella serata di ieri a Stamford Bridge (solo il Manchester United ha fatto peggio con 11).

Il Liverpool deve guardarsi le spalle

E proprio mentre le perplessità, i dubbi e le domande spopolano nell’ambiente del Liverpool: Slot e i giocatori sono costretti a guardarsi intorno facendo attenzione alle prestazioni delle altre. A un Tottenham lanciato e in grande crescita, a un Arsenal che vuole approfittare della situazione per fuggire in avanti e un ambiziosissimo Crystal Palace pronto a dar battaglia fino a quando durerà questo roseo momento. Il Liverpool torna con i piedi per terra e si rende conto di aver infranto una continuità che durava ormai da aprile del 2023, ovvero l’ultima volta che i Reds persero tre partite consecutive. Uno spunto di riflessione doveroso per riprendere in mano il proprio destino e per capire dove lavorare per risolvere una situazione che, inevitabilmente, lancia un chiaro segnale d’allarme da Anfield a tutta Europa.