Premier League, tra caos e fascino: partite a rischio slittamento, calendario e avvisi ai tifosi

Con nove squadre inglesi in Europa, la Premier League avvisa: match a rischio rinvio anche con poco preavviso

Pubblicata il 22/06/2025
Premier League, tra caos e fascino: partite a rischio slittamento, calendario e avvisi ai tifosi
Premier League, tra caos e fascino: partite a rischio slittamento, calendario e avvisi ai tifosi

Caos programmato. La Premier League si prepara a vivere una stagione entusiasmante, ma anche logorante sul piano logistico. L’avviso ai tifosi è già stato diramato: occhio ai cambi di programma dell’ultimo minuto. Troppi club in Europa, nove in totale, un record assoluto. E il rischio di spostamenti repentini aumenta, soprattutto se le inglesi dovessero spingersi lontano nelle coppe.

La Premier ha messo le mani avanti con una nota ufficiale: «C'è una maggiore probabilità che le partite vengano riprogrammate con preavvisi relativamente brevi». È il prezzo da pagare per la gloria internazionale. Liverpool, Arsenal, Manchester City, Chelsea, Newcastle e Tottenham in Champions League. Aston Villa e Crystal Palace in Europa League. Nottingham Forest in Conference. La presenza massiccia nelle competizioni UEFA complica le agende, costringe i broadcaster a slalom continui e rende difficile per i tifosi pianificare trasferte e weekend allo stadio.

Calendario e ostacoli

Nonostante tutto, il programma di apertura è definito. Il campionato parte venerdì 15 agosto con i campioni del Liverpool impegnati contro il Bournemouth ad Anfield. Il giorno dopo tocca a Sunderland-West Ham, mentre la sfida di cartello sarà Manchester United-Arsenal domenica 17, all’Old Trafford. Curiosità: sarà la prima partita di Premier per il nuovo stadio dell’Everton, Hill Dickinson Stadium, ma solo dalla seconda giornata.

Secondo i dati Opta, il Manchester United ha l’inizio più complicato: nelle prime cinque giornate affronterà tre delle prime quattro della scorsa stagione. L’Arsenal non se la passa meglio, con Liverpool e City subito nel mirino. Più morbido, invece, l’avvio per l’Aston Villa di Emery. Il Leeds, tornato in Premier insieme a Sunderland e Burnley, avrà un debutto di fuoco contro l’Everton.

Squilibri e feste

Alcune sequenze fanno già discutere. Il City giocherà cinque delle prime sei gare europee in casa, ma dovrà affrontare quattro trasferte subito dopo. Il Chelsea, al contrario, sarà spesso in trasferta prima dei turni di coppa. Un incastro maledettamente difficile, anche per tecnici esperti. E poi c’è la questione trasmissioni: con il nuovo contratto televisivo, quasi tutte le partite saranno visibili su Sky Sports o TNT Sports, tranne quelle nel classico slot del blackout inglese delle 15:00.

Il periodo natalizio sarà più cauto rispetto al passato. Nessuna squadra dovrà giocare due volte in meno di 48 ore. Per ora, niente match ufficiali fissati per il Boxing Day (26 dicembre), ma la finestra resta aperta in base alle scelte TV. La stagione si chiuderà il 24 maggio, dopo 380 partite distribuite su 33 weekend e cinque turni infrasettimanali.

Il Liverpool dovrà affrontare Arsenal, Chelsea e City poco prima delle pause nazionali. Arteta avrà il derby col Tottenham e poi il Chelsea, in mezzo alla quinta giornata europea. Il nuovo City di Ruben Amorim, col colpo Rayan Cherki già carico per la sfida con lo United, partirà con l’ambizione di riprendersi lo scettro. Ma l'inizio è tosto: Arsenal, City e Chelsea nelle prime cinque. Il tecnico lo sa: la pressione è già altissima. Il sipario è pronto ad alzarsi, ma quest’anno più che mai i tifosi dovranno essere flessibili. In Premier, lo spettacolo è garantito. Ma anche l’imprevedibilità.