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Premier League

19/08/25, 14:59

Premier League, cosa ci ha detto la prima giornata: il punto su titolo, corsa Europa e retrocessione

Si è conclusa la prima giornata di Premier League, offrendo i primi responsi della nuova stagione sulla lotta al vertice e su quella per non retrocedere, passando per la zona salvezza

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Si è conclusa la prima giornata di Premier League. Dopo una lunga attesa, il calcio inglese è tornato a popolare gli schermi e gli stadi d’Inghilterra con il solito affascinante spettacolo. Le dieci partite disputate sono state l’occasione per tornare a vivere il calcio, ma anche un modo per cercare di interpretare l’avvio di stagione delle venti squadre inglesi, capire come sarà la loro annata, chi sarà in corsa per cosa e quali saranno i punti deboli e i punti di forza di ogni club. Tutti aspetti, ovviamente, provvisori e che devono fare i conti con le variabili del calcio d’agosto, ma che offrono intanto i primi interessanti spunti di una nuova annata calcistica d'oltremanica.

Scontro al vertice: una poltrona per tre

Ripartiamo dalle certezze del calcio inglese. Nessuna di queste ha deluso. Il Liverpool si candida tra le favorite per il titolo, con l’obiettivo di confermarsi campione d’Inghilterra. La squadra di Slot è stata rivoluzionata in sede di mercato, ma ha dato delle risposte immediate e in continuità con quanto visto nella preseason. La vittoria per 4-2 contro il Bournemouth – decisivo il gol di Chiesa – ha evidenziato delle enormi qualità offensive, ma anche notevoli difficoltà nel difendere a campo aperto. Il Liverpool si gioca il titolo, ma ha urgente bisogno di trovare equilibrio.

Da 10 in pagella, invece, l’esordio del Manchester City contro il Wolverhampton. Pep Guardiola ha puntato subito si Ait Nouri e su Tijjani Reijnders, trovando risposte concrete soprattutto dall’olandese. Un sonoro 4-0 ai Wolves, con i primi tre gol che nascono tutti dall’ex Milan: giocata nello spazio e scavetto in area, gol su assist di Bobb e assist per il solito Haaland (doppietta). L’ingresso di Cherki dalla panchina è la ciliegina sulla torta. Quattro palloni toccati, tre di tacco: l’ultimo porta al gol che chiude la partita, con un destro a incrociare da fuori. Lui è mancino.

Avete detto lotta al titolo? L’Arsenal ha l’obbligo di provarci e in effetti parte alla grande, almeno per quanto riguarda il risultato. Il gol di Calafiori al 13’ consegna agli uomini di Mikel Arteta la vittoria nel big match contro il Manchester United. Ma la partita merita un commento meno esaltante. I Gunners vincono, ma con tantissima fatica. La squadra di Amorim spreca ed è sfortunata, soprattutto quando trova prima il palo con Dorgu e poi un grande Raya sulla conclusione di Matheus Cunha. Prestazione da rivedere per i londinesi e, soprattutto, per Viktor Gyokeres che non brilla, anzi, svanisce nell’ombra della difesa Red Devils.

La lotta per un posto in Europa

E la lotta europea? Il Manchetser United deve rientrarci per forza dopo la drammatica stagione di un anno fa. Ma per ora la partenza è deficitaria a livello di punteggio, non di prestazione. Al contrario, chi è cresciuto esponenzialmente è il Tottenham. Il nuovo ciclo Frank, dopo la dolorosa sconfitta in finale di Supercoppa Europea, ritrova la strada con un sonoro 3-0 al Burnley neopromosso. Show di Kudus, due assist, show di Richarlison, due gol. Gli Spurs giocano e divertono. Chissà se non potranno addirittura ambire a qualcosa di più di una qualificazione in Champions League.

La lotta, però, è serrata. Una forte risposta è arrivata anche dal Nottingham Forest di Dan Ndoye che ha strapazzato per 3-1 il Brentford, con lo svizzero ex Bologna che ha trovato anche la sua prima rete in Premier League. Meno entusiasmante, invece, l’inizio del Newcastle United. La squadra di Eddie Howe è alle prese con il caso Isak e l’attacco ne ha risentito nello 0-0 contro l’Aston Villa, rimasto in dieci contro undici intorno all’ora di gioco per l’espulsione di Konsa.

Deludono, quindi, Magpies e Villans – dai quali ci si aspetta una crescita nelle prossime giornate -, deludono anche i Blues. La stagione del Chelsea non è ripartita come quella di una squadra reduce dalle vittorie di Conference League e Mondiale per Club. Lo 0-0 nel derby contro il Crystal Palace gli permette di guadagnare un solo punticino, evidenziando alcune difficoltà nel creare gioco e nell’essere pericolosi. Ma la squadra c’è, il tecnico è bravo e siamo ancora ad agosto.

Tre posizioni da evitare: ma quante squadre immischiate

Non resta, quindi, che cercare di interpretare la lotta salvezza. E qui il gioco si fa davvero arduo. Partiamo dalla novità più piacevole, scendendo poi verso quelle che potrebbero rivelarsi le grandi delusioni della stagione. Il Sunderland torna in Premier League, spende centinaia di milioni sul mercato, e all’esordio annienta per 3-0 un inerme West Ham. I Black Cats saranno una squadra da seguire con attenzione. L’obiettivo è quello di centrare la salvezza tranquilla e le possibilità ci sono tutte.

A proposito di West Ham. Male. Troppo male. La squadra di Graham Potter rischia in questa stagione di crollare e trovarsi immischiata in un'insidiosissima lotta per non retrocedere. La formazione è forte e quindi tra le favorite per salvarsi, ma quando si entra nel ciclone anche le più grandi certezze potrebbero crollare. A proposito di certezze. Lo scorso anno il Wolverhampton ha ottenuto una salvezza tranquilla, questa stagione la concorrenza è decisamente più importante, motivo per cui ritrovare la strada dopo l’umiliante esordio contro il Manchester City è d’obbligo, prima che sia troppo tardi. Hammers e Wolves, quindi, rischiano di doversi giocare la permanenza in Premier e l'esperienza potrebbe non bastare. Tra le sfidanti, infatti, ci sarà anche un Brentford altrettanto esperto e pronto a dar tutto per mantenere la categoria.

D’altronde, in quest’analisi dobbiamo tener conto del fatto che due squadre neopromosse su tre hanno già iniziato alla grande il loro percorso. Abbiamo parlato del Sunderland, ma non è da meno il Leeds che con il gol di Nmecha ha ribaltato il pronostico e battuto l’Everton di David Moyes, squadra che sembra destinata però a un campionato tranquillo, nonostante il difficoltoso inizio. La rosa dei Toffees non è da lotta salvezza e in panchina hanno un tecnico esperto e di grande caratura nazionale. Per loro si prospetta una stagione serena insieme a Bournemouth, Fulham, Brighton e Crystal Palace.

L’altra neopromossa è il già citato Burnley. Troppe difficoltà contro il Tottenham, in campo c’erano due squadre di due categorie differenti. E proprio questo è il timore. I Turfites rischiano di tornare in Championship, i pronostici la danno come favorita alla retrocessione e il primo impatto non li smentisce.