Perché Reijnders potrebbe essere perfetto per il City?
Il 26enne centrocampista olandese arrivato a Manchester nei giorni scorsi per 75 milioni dal Milan ha le qualità ideali per la mediana di Guardiola
Cinquantasette milioni fissi, più diciotto di bonus. Questo è quanto ha pagato il Manchester City per strappare Tijjani Reijnders dal Milan e renderlo abile e arruolabile per il prossimo Mondiale per Club, che sta per cominciare.
"Se guardi la scorsa stagione, quanti club si sono sfidati tra loro per i primi posti, il livello è incredibilmente alto. È il sogno di ogni ragazzo giocare in Premier League. Voglio sentire l'energia”. Queste le prime parole da “Citizen” del centrocampista olandese, dopo un addio tanto rapido quanto pesante per i rossoneri, che salutano il giocatore che per lunghi tratti della stagione ha fatto la differenza, uno dei pochi a salvarsi all’interno di un’annata da dimenticare, fatta eccezione per la vittoria in Supercoppa.
Quindici gol in 54 partite totali tra campionato e coppe, lo score di Reijnders, che nel suo ruolo, in Serie A, è stato superato soltanto da McTominay, un altro “alieno” della metà campo che ha regalato al Napoli il suo quarto Scudetto. Per il resto, sopra Tijjani il nulla, o quasi.
Uno score complessivo ancor meglio di quello della stagione passata, la sua prima in Italia, dove è arrivato come quasi oggetto misterioso lì in mediana, per poi prendersi presto lo spazio meritato sotto gli ordini di mister Stefano Pioli (3 gol e 4 assist in campionato, contro i 10+5 del 24/25).
Gol, assist, qualità, ma anche qualità, posizione, forza e visione di gioco: un giocatore moderno, completo, al passo coi tempi. Ecco perché Guardiola lo ha voluto fortemente a Manchester.
Polmoni e fosforo in salsa olandese
In campionato Reijenders ha rotto la linea difensiva avversaria con un passaggio più volte (47) di qualsiasi altro giocatore in Serie A nel 2024/25, oltre ad essersi classificato settimo per il numero di volte in cui ha rotto la linea di centrocampo avversaria (147).
Inoltre, ha infranto due linee di pressione avversaria con un singolo passaggio 26 volte (il terzo maggior numero tra i non difensori nella massima serie italiana), e addirittura tre linee in tre occasioni, il terzo maggior numero in campionato. Questo grazie alla sua visione, limpida e spesso letale per bucare le difese avversarie.
E poi le conclusioni a rete, 77 in totale nel 24/25 (decimo di tutti i giocatori della Serie A). Oltre a ciò, le progressioni. Nell’ultima stagione di Serie A solo quattro giocatori hanno registrato più progressioni dell’olandese – muovendosi di almeno cinque metri con la palla – tre di questi quattro sono difensori centrali e, tra i non difensori, solo Matteo Guendouzi (365) della Lazio ha effettuato più portate progressive (muovendosi di almeno cinque metri verso la porta avversaria) in Serie A la scorsa stagione rispetto alle 275 di Reijnders.
L’ex centrocampista del Milan, inoltre, si è classificato sesto, dietro quattro ali e un attaccante, per azioni che interrompono i tiri, con 26.
Per tutto questo, e molto altro, il City ha stravinto la concorrenza, portandosi a casa un vero gioiello, tutto da coccolare.