19/12/25, 10:52
Mondiali 2026: Rivoluzione Fan Zone, l'accesso diventa a pagamento
La decisione ha già sollevato forti critiche. Le fan zone sono nate per permettere a chi non può permettersi i costi esorbitanti dei biglietti negli stadi di vivere l'atmosfera del Mondiale in comunità

Una delle tradizioni più amate dai tifosi di tutto il mondo sta per cambiare radicalmente. Per la prima volta nella storia della Coppa del Mondo, l'accesso alle fan zone ufficiali potrebbe non essere più gratuito. La FIFA ha infatti autorizzato l'introduzione di biglietti d'ingresso per i "FIFA Fan Festival" durante l'edizione 2026, che si svolgerà tra Stati Uniti, Messico e Canada dal 11 giugno al 19 luglio.
Il caso pilota del New Jersey
La notizia, lanciata inizialmente da The Times, trova conferma nei primi provvedimenti operativi. Nel New Jersey, Stato che ospiterà diverse partite cruciali inclusa la finalissima del 19 luglio, i biglietti per assistere ai match sui maxischermi sono già stati messi in vendita. Il costo fissato per l'accesso al "FIFA Fan Festival" locale è di 12,50 dollari (circa 10,70 euro).
Autonomia alle città ospitanti
Non si tratta di una tariffa fissa imposta globalmente dalla FIFA, ma di una nuova facoltà concessa alle singole amministrazioni locali. Ecco i punti chiave del nuovo modello:
Decisione locale: Saranno le singole città ospitanti a decidere se rendere l'area gratuita o a pagamento.
Tariffe variabili: Ogni città avrà il potere di fissare il prezzo del biglietto in base ai servizi offerti.
Precedenti infranti: Nelle passate edizioni (dal Qatar alla Russia, fino al Brasile), l'accesso a queste aree era sempre stato garantito gratuitamente dalla FIFA come parte dell'esperienza collettiva del torneo.
Polemiche in vista
La decisione ha già sollevato forti critiche tra le associazioni di tifosi. Le fan zone sono nate per permettere a chi non può permettersi i costi esorbitanti dei biglietti negli stadi di vivere l'atmosfera del Mondiale in comunità. L'introduzione di un ulteriore balzello economico viene vista come un passo avanti verso l'iper-monetizzazione dell'evento, rischiando di escludere proprio quella fascia di appassionati che anima le piazze.
Resta da vedere se anche le altre città del Nord America seguiranno l'esempio del New Jersey o se sceglieranno di mantenere la tradizione della gratuità per preservare lo spirito popolare della competizione.