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20/12/25, 09:06

Marocco 2025: la Coppa d'Africa in casa come "ultimo pezzo" del puzzle

Il successo del Marocco non è frutto del caso, ma di una visione politica e sportiva precisa voluta da Re Mohammed VI.

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Il 21 dicembre 2025 non è solo la data d'inizio della Coppa d’Africa (Afcon); per il Marocco rappresenta il culmine di un piano decennale ambizioso. I "Leoni dell’Atlante", pur essendo diventati una potenza globale, non alzano il trofeo continentale dal lontano 1976. Ora, con il torneo che si gioca tra le mura amiche, l'obiettivo è unico: la consacrazione definitiva.

Una strategia nata da lontano

Il successo del Marocco non è frutto del caso, ma di una visione politica e sportiva precisa voluta da Re Mohammed VI. Dal 2008, il Paese ha investito massicciamente in infrastrutture:

Accademia Mohammed VI: Un centro d'eccellenza per scovare talenti.

Complesso di Formazione da 65 milioni di dollari: Una struttura all'avanguardia che integra medicina sportiva, istruzione e allenamento d'élite.

Pipeline di successi: Solo negli ultimi mesi, il Marocco ha vinto il Mondiale U20 (battendo l'Argentina), il bronzo olimpico a Parigi 2024 e la Coppa Araba.

Il record del mondo e la pressione dei favoriti

La nazionale guidata da Walid Regragui arriva all'appuntamento con numeri da capogiro: una striscia di 18 vittorie consecutive (record mondiale per le nazionali), con 50 gol fatti e solo 4 subiti negli ultimi 20 mesi. "Sentiamo questa energia dei tifosi, ne abbiamo bisogno per pressare e mostrare la nostra intensità", ha dichiarato il centrocampista Sofyan Amrabat.

Tuttavia, c'è un'ombra che preoccupa i tifosi: le condizioni fisiche di Achraf Hakimi. Il capitano e Pallone d'Oro africano in carica sta lottando contro un infortunio alla caviglia rimediato a novembre. Regragui è stato chiaro: "È il nostro giocatore più importante, sarà con noi in ogni caso, in campo o nello spogliatoio".

Non solo calcio: tra orgoglio e polemiche

L'investimento nel calcio, però, ha generato anche dibattiti interni. La cosiddetta "Generazione Z" marocchina ha manifestato chiedendo "più ospedali e meno stadi", criticando le spese folli in vista anche dei Mondiali 2030 (che il Marocco co-ospiterà con Spagna e Portogallo). Nonostante ciò, per la maggioranza della popolazione, il calcio rimane un potente strumento di unità nazionale e un volano per il turismo.

Domenica sera, contro le Comore, inizierà la verità. Per Hakimi e compagni, vincere l'Afcon 2025 non sarebbe solo un trionfo sportivo, ma la prova che il progetto Marocco è ufficialmente il modello da seguire per tutto il continente.