L'Arsenal piomba su Yildiz, Juve tra rinnovo e cessione 'monstre': la situazione

Le prestazioni in maglia numero 10 e i margini di crescita del classe 2005 Kenan Yildiz hanno acceso l'interesse delle più importanti squadre europee, con l'Arsenal in prima fila. Secondo quanto riportato da Tuttosport, che trova conferma sui tabloid britannici, il club londinese avrebbe gli occhi puntati sul talento turco (ma nato in Germania e cresciuto nel Bayern Monaco), tanto da inviare i propri emissari a Torino in occasioni cruciali, come la gara di stasera contro il Milan. I Gunners sarebbero disposti a intavolare un'operazione onerosa, valutando il talento della nazionale 'ottomana' allenata da Vincenzo Montella circa 60 milioni.

Yildiz, la strategia della Juventus

La dirigenza bianconera, dal canto suo, è da tempo al lavoro al fine di blindare il proprio gioiello e spegnere così, almeno per un po', le sirene inglesi. Nonostante l'attuale contratto scada nel 2029, la Juventus vorrebbe estendere di un anno l'accordo, con opzione per uno ulteriore, fino al 2031, riconoscendo - in termini remunerativi - a Kenan Yildiz la crescita dimostrata sul campo. L'obiettivo, pertanto, sarebbe duplice: adeguare lo stipendio del giocatore a quello degli altri big in rosa e, al tempo stesso, evitare che possa essere tentato dalle lusinghe di club come Arsenal, Chelsea, Manchester City e Manchester United.

Yildiz vuole restare alla Juve

Dal punto di vista del diretto interessato, la situazione sembrerebbe piuttosto chiara. Nonostante le offerte milionarie e l'interesse delle big della Premier League, tutti i segnali provenienti dallo stesso Yildiz e dal suo entourage suggeriscono una ferma volontà di restare a Torino. Il numero 10 bianconero, infatti, si sentirebbe al centro del progetto tecnico e sarebbe convinto che la Juventus sia l'ambiente ideale per completare il proprio percorso di crescita e consacrarsi definitivamente nel calcio che conta. Questa sua forte motivazione sarebbe un elemento chiave che Damien Comolli intende premiare, facendone la pietra angolare per la costruzione della squadra del futuro.