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23/10/25, 12:29

Lahm senza filtri: "Guardiola ha cambiato la nostra mentalità e la forma di giocare del Bayern"

Il Lahm-pensiero: l'arte della difesa, il confronto James-Díaz e la critica al calendario saturo. "Non è un bene avere un torneo ogni estate"

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Philipp Lahm è il laterale che ha reinventato il ruolo del "2", trasformandolo in un centrocampista aggiunto sotto la guida di Pep Guardiola. Intervistato da MARCA in una tavola rotonda in occasione del Der Klassiker, l'ex capitano del Bayern Monaco ha ripercorso la sua carriera, lodando in particolare l'impatto del tecnico catalano.

Alla domanda su quale allenatore lo abbia segnato di più, Lahm non ha avuto dubbi: "Pep è arrivato dopo che noi avevamo vinto il triplete. È venuto e ha cambiato la nostra mentalità e il nostro modo di giocare. Ha messo grande enfasi sul possesso palla e sul posizionamento. Questo mi ha impressionato moltissimo."

L'elogio a Luis Díaz e la differenza con James

Lahm ha anche analizzato il buon momento del calcio tedesco e l'impatto dei nuovi arrivi al Bayern, a partire da Luis Díaz, l'ex Liverpool (qui c'è un errore nell'articolo originale che lo vuole dal Liverpool, ma Lahm lo cita come se fosse già del Bayern) che ha subito impressionato in Germania.

"È un grandissimo giocatore," ha commentato Lahm. "Ciò che mi piace, soprattutto, è la sua mentalità. In particolare per quanto riguarda il suo impegno in fase difensiva. Mi ha sorpreso anche la sua rapida integrazione in Germania."

L'ex capitano ha poi tracciato un netto solco tra il colombiano e James Rodríguez, anch'egli un ex del Bayern: "James è un eccellente '10', molto creativo. Ha un sinistro squisito. Luis Díaz, invece, ha quell'istinto per il gol e quell'impegno difensivo. Adoro che al Bayern arrivino giocatori di Paesi diversi. Fa bene alla Bundesliga."

L'arte della difesa e la profezia mondiale

Riguardo al suo "lascito" nel ruolo di laterale che gioca per vie interne ("alla Lahm"), l'ex giocatore ha lodato la polivalenza: "La polivalenza di per sé è una cosa buona. È vero che oggi i giocatori hanno più esperienza nel giocare in posizioni diverse e sanno cosa ci si aspetta da loro. Penso che sia un bene."

Interrogato sui favoriti per il prossimo Mondiale, Lahm ha scherzato, ma ha mostrato rispetto per le grandi outsider: "La mia squadra preferita è la Germania, ma non so chi sia la favorita per vincere il Mondiale [ride]. L'Inghilterra è stata la prima a qualificarsi in Europa, ma anche la Spagna ha una grande squadra e ha vinto l'Europeo. Anche l'Argentina si è qualificata per prima nel CONMEBOL. Il Brasile forse è un po' in difficoltà, no? Non è forse così convincente, ma mancano ancora nove mesi e possono cambiare molte cose. Anche la fortuna è importante."

Infine, Lahm ha ribadito il suo rammarico per la saturazione del calendario calcistico: "Non è un bene che ci sia un grande torneo ogni estate. Né per i giocatori... né per gli spettatori. Ci sono troppe partite e i calciatori devono essere dosati. La rigenerazione fisica e mentale è importante. In fondo, è uno sport di contatto e qualcuno può sempre infortunarsi."