01/10/25, 12:40
Klopp, la verità sul futuro: "Ho preso la mia decisione"
Klopp smentisce le voci sul Paris FC con una sentenza definitiva. "Non mi manca affatto il campo". Il nuovo ruolo in Red Bull e l'addio al "heavy metal football"

La speculazione è finita. Quello che per mesi è stato il sogno proibito di club e tifosi, il "fantasma" che aleggiava sulla panchina del Paris FC, è stato brutalmente liquidato da una sentenza che ha il sapore di un addio definitivo. Jürgen Klopp, il carismatico architetto del "heavy metal football", ha messo un punto fermo sul suo futuro: non tornerà mai più ad allenare.
L'ex tecnico del Liverpool, oggi libero da contratti di coaching ma impegnato come Direttore Mondiale del Calcio per il progetto Red Bull (che include il Paris FC), ha deciso di rispondere una volta per tutte alle voci sempre più insistenti che lo volevano pronto a subentrare sulla panchina del club parigino.
La sentenza shock: "Non. C'è. Modo."
Interrogato dal magazine The Athletic sulla nostalgia del campo, Klopp ha risposto con una chiarezza disarmante, scandendo ogni parola: "Non. C'è. Modo."
Ma il colpo di scena è arrivato subito dopo: "Sapevo che avrei lavorato di nuovo. Ma sapevo anche che non volevo più lavorare come allenatore." Una vera e propria bomba nel panorama del calciomercato, che costringe le società a cancellare il suo nome da qualsiasi lista di desideri. Klopp non ha lasciato una porta socchiusa, l'ha chiusa e l'ha blindata.
La "dolce vita" lontano dalla pressione
Il motivo è semplice: l'allenatore tedesco sta assaporando una vita normale, finalmente libero dal tritacarne della pressione quotidiana e dai giudizi legati al risultato del weekend. La sua testimonianza è illuminante e drammatica al tempo stesso, rivelando i sacrifici estremi della sua carriera venticinquennale.
"In 25 anni, sono andato a due matrimoni, incluso il mio," ha confessato. Il cambio di passo è evidente: "Sono stato più spesso al cinema in queste ultime otto settimane che durante tutta la mia carriera da allenatore." La riscoperta di una vita "normale" è un lusso che il tecnico cinquantottenne non è più disposto a sacrificare.
Un cervello in cabina di regia
Il suo nuovo ruolo nel progetto Red Bull (in particolare con il Paris FC) è la veste perfetta per lui: supervisiona, consiglia e disegna la visione strategica per i club della galassia, operando nell'ombra. Non è più in prima linea, ma la sua mente geniale è pienamente operativa.
Certo, da buon tedesco non ha rinunciato a un pizzico di ironia nel lasciare un minuscolo spiraglio aperto: "Ho 58 anni. Se ricomincio a 65, tutti diranno: 'Avevi detto che non l'avresti più fatto!'" Ma il messaggio principale è cristallino: l'era del Klopp allenatore è conclusa. Il Paris FC dovrà accontentarsi del suo cervello in cabina di regia. E per i suoi rivali, questo è già un enorme, spaventoso vantaggio.