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Premier League

31/08/25, 10:51

Italiani d'oltremanica, come è iniziata la stagione degli azzurri in Premier League?

Sono 11 i giocatori italiani in Premier League, più Koleosho trasferitosi all'Espanyol ed Emerson Palmieri diretto a Marsiglia: come è iniziata la loro stagione? Chi ha mosso meglio i suoi primi passi in Inghilterra?

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Nicolò Savona è l’ultimo nome di una lista che in questi anni si sta via via sempre più allargando. Gli italiani partiti alla conquista dell’Inghilterra stanno diventando sempre di più e questo può essere letto anche come un aspetto positivo in prospettiva presente e futura. Considerando la Premier League il campionato più importante e competitivo d’Europa, se non del mondo, la possibilità degli azzurri di confrontarsi con quel calcio significa aver alzato il livello dei giocatori italiani, il loro appeal anche agli occhi dei grandi club e avere la possibilità di migliorarsi e crescere ulteriormente. Tutto, ovviamente, sta nella risposta che riescono a dare in un mondo complicato come quello della Premier, dello spazio che riescono a ritagliarsi e delle prestazioni che possono garantire. In tal senso, dopo le prime due giornate di Premier League, e con la terza in corso, andiamo a scoprire come si stanno comportando gli 11 italiani oltremanica.

Federico Chiesa, un cammino verso la rinascita

Doveva andar via, poi alla fine è rimasto. Da Campione d’Inghilterra per un pelo, rischiava di non ricevere titolo e medaglia per le poche presenze in Premier dello scorso anno (6), ora Federico Chiesa vuole riscattarsi. Il gol segnato contro il Bournemouth è valso la prima, complicata, vittoria del Liverpool e allo stesso modo ha preso parte, infilando per Salah autore dell’assist, all’azione che ha portato alla vittoria nel finale dei Reds contro il Newcastle United, finalizzata dal 2008 Ngumoha. In meno di mezz’ora a disposizione Chiesa ha già dato risposte decisamente più importanti rispetto alla stagione precedente.

Sandro Tonali, una certezza del Newcastle

A proposito di Newcastle, Sandro Tonali si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nella squadra di Eddie Howe. Lo scorso anno ha concluso la stagione con 45 presenze, 6 gol e 2 assist, quest’anno proverà a migliorarsi ancora. L’unica certezza è che per il tecnico dei Magpies il centrocampista ex Milan è un intoccabile. Dopo decenni, probabilmente, la Premier League ha ritrovato un italiano in grado di entrare nel cuore dei tifosi e di scrivere la storia di uno dei club più importanti del campionato. In questa stagione è partito titolare in tutte e 3 le prime uscite del Newcastle ed è stato sostituito solo contro il Liverpool, per un problema alla spalla che lo ha costretto a lasciare il campo dopo minuti di sofferenza. 

Guglielmo Vicario, il Tottenham riparte e lui abbassa la saracinesca

Parlavamo di intoccabili? Ecco Guglielmo Vicario. Il portiere ex Empoli si sta prendendo tutto quello che si è conquistato dopo anni spettacolari in Serie A. Sono 78 le presenze con il Tottenham, è una certezza al di là dell’allenatore che ci sia in panchina, un talento con i guanti. Anche con l’arrivo di Thomas Frank nessuno lo ha messo in discussione e dopo aver vinto lo scorso anno l’Europa League, oggi sogna di competere per il ritorno in Champions e la vittoria della Premier. Gli Spurs, d’altronde, stanno crescendo con grandi acquisti e ottimi risultati. Sono due le reti inviolate in questo avvio di campionato, solo contro il Bournemouth Vicario ha subito gol nella sconfitta per 1-0. La nota amara è la finale di Supercoppa Europea persa ai calci di rigore dopo la rimonta del Psg.

Udogie, se ne parla poco: troppo poco

Restiamo in casa Tottenham e lo facciamo con Destiny Udogie. Intanto, augurandogli un buon rientro dopo esser tornato in campo contro il Bournemouth in seguito a un brutto problema al ginocchio che lo ha costretto a saltare la preparazione estiva e le prime uscite stagionali. Ora, però Udogie, è tornato a disposizione di Frank. La sua struttura lo rende un giocatore ideale per la Premier: potente, veloce e tecnico, ma purtroppo troppo soggetto a degli infortuni che lo hanno costretto a fermarsi spesso senza mai trovare continuità. Altrimenti sarebbe un titolare inamovibile di questo Tottenham e di quello passato.

Riccardo Calafiori, da Bologna a Londra fa sempre la differenza

A proposito di infortuni, la prima stagione di Riccardo Calafiori all’Arsenal è stata macchiata da un brutto infortunio e da altri piccoli stop muscolari che lo hanno tenuto fuori costringendolo a saltare 23 partite. Per Arteta, però, Calafiori è un altro calciatore intoccabile della sua rosa. Uno di quei giocatori capaci di fare la differenza e perfetti per la Premier perché capaci di abbinare la fase difensiva a quella offensiva. La dimostrazione? Nelle prime tre uscite di quest’anno ha segnato 1 gol, il primo della stagione per i Gunners, e servito 2 assist. Niente male per un centrale.

Willy Gnonto, un salto dalla Championship per prendersi la Premier

Gnonto vuole dimostrare di essere un calciatore anche da Premier League. Nella passata stagione ha aiutato il Leeds a ottenere la promozione con 46 partite 9 gol e 6 assist. L’esterno italiano, oggi nell’U-21 ma che in passato ha giocato anche in Nazionale maggiore, tona nel massimo campionato inglese a tre stagioni dall’ultima volta, quando in 24 presenze aveva segnato 2 gol e 4 assist. La sua partenza per ora è stata incoraggiante con 3 apparizioni dal 1’, ora deve essere decisivo negli ultimi 30 metri per aiutare il suo Leeds a confermare la categoria.

Michael Kayode, poche presenze ma convincenti

Sono bastate 12 presenze e 1 assist, da gennaio dello scorso anno, per convincere il Brentford a riscattare dalla Fiorentina il terzino ventunenne Michael Kayode. Il classe 2004 di Borgomanero si è subito imposto in Premier League diventando un titolare delle ‘Bees’ e confermandosi anche in questa stagione, con 3 presenze su 3 da titolare e una sola sostituzione a 5’ dalla fine. Il futuro azzurro passa anche da Brentford.

Coppola, un inizio in salita: c’è tempo per emergere

Forse si immaginava un inizio diverso Diego Coppola che per crescere ha deciso di sposare la causa della Premier League dopo ottimi anni a Verona, diventando un nuovo giocatore del Brighton. Il difensore centrale azzurro ha giocato titolare solo in Carabao Cup, faticando non trovando spazio, invece, nelle prime tre di Premier League, relegato sempre alla panchina. Per lui ci sarà tempo per venir fuori, intanto deve approfittarne per crescere e mettersi in mostra agli occhi di Hurzeler.

I nuovi arrivati, gli uscenti e i pronti a dire addio

Si aggiungono a quelli già citati altri quattro nomi. Il primo è quello di Giovanni Leoni, strapagato dal Liverpool (35 milioni di euro), e destinato a passare un anno di apprendistato dietro a Slot, ma soprattutto a van Dijk e Konate, dopo un’ottima stagione al Parma. È appena arrivato a Nottingham, invece, Nicolò Savona che da domani si metterà al servizio di Espirito Santo. Mentre hanno già salutato Koleosho, passato dal Burnley all’Espanyol, ed Emerson Palmieri che in queste ore sta viaggiando verso Marsiglia per trasferirsi alla corte di De Zerbi dopo tre stagioni al West Ham.