23/09/25, 12:44
Il segreto del successo del Manchester United: Rooney svela il patto oscuro dietro la leggenda di Ferguson
Wayne Rooney rivela il segreto del successo del Manchester United: i giocatori comunicavano e vincevano grazie ai videogiochi
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L'Arsenal aveva le sue albe rosse. Il Real Madrid aveva i suoi Galácticos. Ma il Manchester United di Sir Alex Ferguson aveva un segreto inconfessabile, un patto che ha forgiato il suo spirito vincente: i videogiochi. A svelare il mistero è una delle sue leggende, Wayne Rooney, che ha rivelato come il successo dei Red Devils sia stato costruito, partita dopo partita, a bordo del bus della squadra, con un controller in mano.
La Playstation e il segreto della gloria
Durante un'intervista shock, Rooney ha raccontato come lui e i suoi compagni usassero il gioco militare SOCOM sulla PlayStation Portable per affinare la loro intesa. Un rituale che si svolgeva sui pullman della squadra e sugli aerei. "Credo davvero che una parte importante del nostro successo sia stata giocare alla PSP", ha dichiarato Rooney. "Ci ha fatto comunicare di più. Dovevi parlare, essere tatticamente pronto. Era una parte fondamentale del nostro successo".
A comporre la squadra dei campioni c'erano mostri sacri come Rio Ferdinand, Michael Carrick, John O'Shea e Wes Brown. Rooney ha persino rivelato che il loro stile di gioco nel videogame rispecchiava le loro personalità in campo: "Michael Carrick era un tipo subdolo e tranquillo... ti nascondevi e sentivi una piccola granata che rimbalzava, lanciata da lui. Io, invece, mi buttavo subito nella mischia, in prima linea". Non tutti, però, apprezzavano questo rito. L'ex portiere Edwin van der Sar si infuriava per le urla e cercava di "allontanarsi il più possibile" per sfuggire al frastuono.
Il calvario del West Ham e la lezione di Rooney
Mentre il passato del Manchester United si nutriva di un'identità forte e coesa, il presente di un club come il West Ham sembra un circolo vizioso di fallimenti. In un'analisi al vetriolo, Rooney ha puntato il dito contro la gestione del club, che ha già cambiato tre allenatori in un anno. "Ci vuole tempo per cacciare i giocatori, per prenderne di nuovi, e prima che te ne accorgi, quell'allenatore non ottiene i risultati e se ne va. E torni al punto di partenza", ha tuonato.
Per l'ex campione, il problema sta nella mancanza di una "buona base". Mentre club come Brentford e Brighton hanno una filosofia chiara e una identità definita, il West Ham continua a saltare da un allenatore all'altro, con filosofie di gioco completamente diverse, condannandosi all'instabilità. Il club si trova al 19° posto in Premier League, e il destino di Graham Potter sembra ormai segnato. Rooney, con la saggezza di chi ha vinto tutto, ha tracciato il confine tra il successo e il fallimento: non sono i soldi a fare la differenza, ma il coraggio di costruire una squadra, prima che un progetto.