30/10/25, 12:50
Il modello Francia domina: quasi 4 miliardi di euro di ricavi in 10 anni dalla vendita di talenti
Il modello Francia in vetta: il CIES rivela 4 miliardi di euro di ricavi in 10 anni dalla vendita di giocatori formati in patria

La Francia si conferma la potenza mondiale nel generare ricavi dalla vendita di giocatori cresciuti sul proprio territorio. Secondo il 519° rapporto settimanale dell'Osservatorio del Calcio CIES, la nazione hexagonale è in testa alla classifica delle 50 nazioni che hanno generato più entrate negli ultimi dieci anni per i trasferimenti internazionali di giocatori formati nel Paese, includendo bonus e percentuali sulle rivendite. Il risultato è sbalorditivo: la Francia ha generato ricavi per 3,976 miliardi di euro, una cifra che sfiora i 4 miliardi e si traduce in quasi 400 milioni di euro incassati a stagione. La formazione francese è universalmente riconosciuta per l'efficacia di club come Monaco, Lione e Lille, che hanno realizzato plusvalenze storiche, come Aurélien Tchouaméni, formato a Bordeaux, venduto dal Monaco al Real Madrid nel 2022 per 80 milioni di euro, Anthony Martial, formato a Lione e venduto dal Monaco al Manchester United nel 2016 per 60 milioni di euro, o Ferland Mendy, passato per Le Havre e PSG, venduto dall'Olympique Lione al Real Madrid nel 2019 per 48 milioni di euro.
La differenza tattica: l'età della vendita
L'Osservatorio CIES ha analizzato anche l'età in cui i giocatori vengono trasferiti ed è qui che emerge una differenza cruciale tra il modello francese e quello brasiliano. Per la Francia, la maggior parte dei ricavi, il 39%, viene generata dalla cessione di giocatori di età compresa tra i 21 e i 23 anni. Al contrario, in Brasile, oltre il 50% dei giocatori viene venduto prima di compiere 20 anni; esempi recenti includono Estevão, ceduto quest'estate dal Palmeiras al Chelsea per 45 milioni di euro a 18 anni, e Vinicius Junior, venduto al Real Madrid a 18 anni, oggi secondo nella classifica del Pallone d'Oro 2024. Anche nazioni come Spagna, Portogallo e Paesi Bassi seguono la tendenza francese, realizzando la maggior parte dei ricavi dalla vendita di giocatori nella fascia d'età 21-23 anni. Il modello francese, dunque, punta a massimizzare il valore trattenendo il talento più a lungo.