Davide Ancelotti, via dal Botafogo per 'fedeltà' a un collaboratore: il retroscena

L'avventura di Davide Ancelotti sulla panchina del Botafogo si è conclusa in modo brusco e inaspettato. Non sono stati i risultati a condannare il figlio d'arte, bensì una profonda divergenza legata alla gestione dei suoi uomini di fiducia. La scintilla che avrebbe portato al punto di non ritorno - secondo la stampa brasiliana - sarebbe stato però il provvedimento del club contro il preparatore atletico Luca Guerra. Davanti all'allontanamento del suo collaboratore, Ancelotti jr avrebbe risposto con un "aut aut", che non avrebbe lasciato margini di manovra alla società: senza la sua squadra di lavoro al completo, il tecnico non avrebbe proseguito. Una scelta di coerenza che avrebbe poi spinto la proprietà a optare per l'esonero immediato.

Botafogo, il dopo-Ancelotti jr

Chiuso il capitolo italiano, il patron John Textor è già al lavoro per evitare che la stagione del club di Rio vada alla deriva. Dopo aver incassato il rifiuto di Rafael Guanaes, il mirino del Botafogo si sarebbe spostato con decisione su Martín Anselmi. L'allenatore, reduce dall'esperienza al Porto, rappresenterebbe il profilo ideale per rilanciare le ambizioni del club, grazie a una proposta di calcio moderna e aggressiva. La trattativa sembrerebbe in fase avanzata, con la dirigenza brasiliana intenzionata a chiudere il prima possibile per restituire una guida tecnica alla squadra.

Ancelotti jr, il futuro

Con l'addio al Botafogo, il futuro di Davide Ancelotti torna a essere un’incognita affascinante: resta da capire se deciderà di cercare subito una nuova panchina europea per rilanciare la carriera da 'solista' o se sceglierà di rientrare temporaneamente nei ranghi dello staff del padre Carlo nella nazionale brasiliana. Dopo aver assaggiato l'autonomia gestionale, la sensazione è che il tecnico emiliano cercherà presto un progetto tecnico ambizioso dove poter dimostrare, senza interferenze, il valore della sua filosofia calcistica.