Dalla Serie A alla Liga, Carlo Ancelotti nella storia: è l’unico Re dei ‘Big 5’

Pubblicata il 02/05/2022
Dalla Serie A alla Liga, Carlo Ancelotti nella storia: è l’unico Re dei ‘Big 5’
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Carlo Ancelotti entra nella storia diventando l'unico allenatore al mondo a vincere il titolo nei ‘Big 5’, i cinque maggiori campionati europei. Laureandosi campione di Spagna con il Real Madrid con 4 giornate d'anticipo sulla conclusione del campionato, Ancelotti riscrive per l'ennesima volta la storia del calcio e arricchisce ulteriormente la sua incredibile bacheca. Nessun allenatore, infatti, era ancora riuscito a vincere Serie A, Premier League, Bundesliga, Ligue 1 e Liga. E per farlo è stata necessaria la sua seconda parentesi al Real Madrid, considerando che nella prima si era dovuto accontentare della decima Champions League per i blancos.
Con il titolo nella Liga, Ancelotti supera a quattro titoli in diversi paesi Ernst Happel (vincente in Austria con lo Swarowski Tirol, in Germania con l'Amburgo, in Belgio con il Bruges e in Olanda con il Feyenoord), José Mourinho (vincente in Portogallo con il Porto, in Inghilterra con il Chelsea, in Italia con l'Inter e in Spagna con il Real Madrid), Giovanni Trapattoni (vincente in Italia con Juve e Inter, in Germania con il Bayern Monaco, in Portogallo con il Benfica e in Austria con il Salisburgo), e Tomislav Ivic (vincente nel campionato jugoslavo con l'Hajduk Spalato, in quello olandese con l'Ajax, in quello belga con l'Anderlecht e in quello portoghese con il Porto).
E pensare che fino al 28 maggio 2003 il tecnico di Reggiolo, allievo di Arrigo Sacchi, era accompagnato dalla fama di perdente. All'epoca 43enne, Ancelotti aveva sul curriculum già una promozione in Serie A con la Reggiana, alla sua prima esperienza di allenatore e un Intertoto con la Juventus, trofeo che in casa bianconera tuttavia si guardano bene dall'esibire. Poi zero titoli con un Parma all'epoca fra le più forti d'Italia, nonostante fosse stato l’unico a portare i ducali a giocare i gironi di Champions League. Alla Juventus due anni e mezzo, due secondi posti di cui uno clamoroso sotto il diluvio di Perugia. Nel 2004 vince la sua prima Serie A con il Milan davanti la Roma di Fabio Capello. Un anno prima era però arrivata la Champions League nella finale tutta italiana con la Juve. Nel 2009 lascia il Milan dopo 8 anni e nella prima avventura all'estero fa subito centro: Chelsea condotto alla vittoria davanti al Manchester United di Sir Alex Ferguson. E poi il Paris Saint-Germain dove è il primo allenatore di prestigio scelto dalla proprietà qatariota: vince la Ligue 1, saluta e va al Real Madrid dove vince la ‘decima’ Champions, poi il Bayern dove sostituisce Guardiola e al primo colpo si assicura la Bundesliga. Napoli e soprattutto Everton sembravano l'anticamera di un addio anticipato a determinati sogni di gloria, prima dell'inattesa chiamata da Madrid dopo l'addio di Zidane. E stavolta LaLiga non se l'è lasciata sfuggire.