Dal 4-0 al Barcellona alla corte di Pioli: i numeri di Origi, il nuovo attaccante del Milan
Divock Origi sarà a ore un nuovo giocatore del Milan, il primo acquisto dei rossoneri per la stagione 2022/23, una risposta ai cugini dell’Inter, che in città stanno riportando Romelu Lukaku. Il belga spera però di ritrovare la sua vena realizzativa, quest’anno piuttosto arida, e la migliore condizione atletica, avendo giocato solo 126 minuti in questa Premier League. Paolo Maldini vuole così sbloccare l’attaccante del Liverpool, già a Milano per le visite mediche e la firma sul contratto.
Quella del Milan sarà la quarta maglia che Origi indosserà nel corso della sua carriera. Il 27enne di Oostende ha infatti iniziato il suo percorso nelle giovanili del Lille, esordendo con gol in Ligue1 nell’1-1 contro il Troyes il 2 febbraio 2012. Nella stagione 2013/2014 colleziona 30 presenze e 5 gol, poi l’esordio in Europa League l’anno successivo. Il trasferimento in Premier League col Liverpool è dolceamaro: segna 5 gol in 16 partite, ma gli infortuni ne condizionano il rendimento in una squadra già in forte crescita. Il suo pallottoliere è però magro anche nel 2016/2017, quando gioca 34 match, non riuscendo però ad andare in doppia cifra (7 reti).
La stagione successiva viene ceduto in prestito al Wolfsburg, ma anche qui i gol stentano ad arrivare: solo 6 in 31 partite con un minutaggio più alto. Torna dunque ad Anfield nel 2018/2019, stagione da incorniciare per lui. Non tanto in Premier League (3 gol in 12 presenze), quanto in Champions League. Se Jurgen Klopp può infatti sollevare al cielo la sesta Coppa dei Campioni del Liverpool il merito è soprattutto suo con tre gol tra semifinale di ritorno nel leggendario 4-0 contro il Barcellona ad Anfield (3-0 per i blaugrana all'andata) e finale contro il Tottenham, con il belga a segno con il 2-0 finale. Un pieno di titolo anche l'anno successivo (4 gol in 28 partite), con Premier League, il Mondiale per club, la Supercoppa europea e due coppe nazionali.
Ora Origi è reduce da una stagione discontinua, dove è stato impiegato con il contagocce. Starà a mister Pioli cercare di recuperare un giocatore di qualità ma che pecca sotto rete, aspetto nel calcio non secondario per un centravanti. In quest’ottica condividere lo spogliatoio con Ibrahimovic e Giroud non potrà che fare bene a un giocatore che non è mai andato in doppia cifra in un singolo campionato.
