Da quanto tempo l'Italia non partecipa ad una fase ad eliminazione diretta di un Mondiale?
Diciannove lunghi anni sono trascorsi dall'ultimo "spareggio" azzurro. La risposta è semplice
Ad un anno circa dal Mondiale americano che verrà, l’Italia non ha certezza di parteciparvici. Il perché è molto semplice e va ritrovato nella sfida d’esordio del gruppo di qualificazione contro la Norvegia, diretta concorrente degli azzurri per il primo posto, persa malamente 3-0.
Ad aggiungersi a ciò, oltre ad un impietoso scarto a sfavore nella differenza reti, c’è anche il fatto che Haaland e compagni hanno già sfidato tutte le altre o quasi avversarie del gruppo in trasferta, vincendo e convincendo, a suon di gol.
Insomma, o la Nazionale si mette a segnare, a battere al ritorno la Norvegia (in casa) e a farlo con più gol di vantaggio, oppure le cose si complicano, in maniera irreversibile.
Il rischio di chiudere secondi, e dunque di finire nella roulette dei playoff, è piuttosto alto, così come, visti i precedenti, di perderli e di saltare il Mondiale. Per la terza edizione di fila. Fatti gli scongiuri del caso, con ancora poche ma comunque esistenti possibilità di evitare tutto ciò, la speranza è che Gattuso e gli azzurri ci regalino un proseguo di girone ben diverso da quello mostrato fin qui.
Anche perché il Mondiale manca, manca da troppo tempo: 11 anni fa l’ultima apparizione in Brasile, poi le assenze in Russia, nel 2018, e in Qatar, nel 2022. No coppa del mondo, no party. Ne fase a gironi e ne ad eliminazione diretta.
A proposito, ma da quanto tempo manca l’Italia in un match ad eliminazione diretta di un Mondiale? Andiamo a scoprirlo.
Diciannove anni fa, metti una domenica a Berlino…
La risposta è semplice quanto dolce e allo stesso tempo amara. Nel 2014, il ko con l’Uruguay ci costò l’approdo agli ottavi, dopo la sconfitta contro il Costa Rica e il successo illusorio con l’Inghilterra.
Mentre nel 2010, per certi versi, andò anche peggio. Due punti in tre partite del girone con tanto di sconfitta nell’ultimo decisivo turno con la Slovacchia: 3-2 e tutti a casa dal Sudafrica.
Allora si fa presto a fare i conti. Nove luglio 2006, Italia-Francia e campioni del mondo a Berlino, nel segno di Grosso e Materazzi. Diciannove anni fa. Tanti, troppi.