Da quanto tempo l'Italia non partecipa ad una fase ad eliminazione diretta di un Mondiale?

Diciannove lunghi anni sono trascorsi dall'ultimo "spareggio" azzurro. La risposta è semplice

Pubblicata il 18/06/2025
Da quanto tempo l'Italia non partecipa ad una fase ad eliminazione diretta di un Mondiale?
L'Italia del 2006 trionfante nei Mondiali tedeschi

Ad un anno circa dal Mondiale americano che verrà, l’Italia non ha certezza di parteciparvici. Il perché è molto semplice e va ritrovato nella sfida d’esordio del gruppo di qualificazione contro la Norvegia, diretta concorrente degli azzurri per il primo posto, persa malamente 3-0.

Ad aggiungersi a ciò, oltre ad un impietoso scarto a sfavore nella differenza reti, c’è anche il fatto che Haaland e compagni hanno già sfidato tutte le altre o quasi avversarie del gruppo in trasferta, vincendo e convincendo, a suon di gol.

Insomma, o la Nazionale si mette a segnare, a battere al ritorno la Norvegia (in casa) e a farlo con più gol di vantaggio, oppure le cose si complicano, in maniera irreversibile.

Il rischio di chiudere secondi, e dunque di finire nella roulette dei playoff, è piuttosto alto, così come, visti i precedenti, di perderli e di saltare il Mondiale. Per la terza edizione di fila. Fatti gli scongiuri del caso, con ancora poche ma comunque esistenti possibilità di evitare tutto ciò, la speranza è che Gattuso e gli azzurri ci regalino un proseguo di girone ben diverso da quello mostrato fin qui.

Anche perché il Mondiale manca, manca da troppo tempo: 11 anni fa l’ultima apparizione in Brasile, poi le assenze in Russia, nel 2018, e in Qatar, nel 2022. No coppa del mondo, no party. Ne fase a gironi e ne ad eliminazione diretta.

A proposito, ma da quanto tempo manca l’Italia in un match ad eliminazione diretta di un Mondiale? Andiamo a scoprirlo.

Diciannove anni fa, metti una domenica a Berlino…

La risposta è semplice quanto dolce e allo stesso tempo amara. Nel 2014, il ko con l’Uruguay ci costò l’approdo agli ottavi, dopo la sconfitta contro il Costa Rica e il successo illusorio con l’Inghilterra.

Mentre nel 2010, per certi versi, andò anche peggio. Due punti in tre partite del girone con tanto di sconfitta nell’ultimo decisivo turno con la Slovacchia: 3-2 e tutti a casa dal Sudafrica.

Allora si fa presto a fare i conti. Nove luglio 2006, Italia-Francia e campioni del mondo a Berlino, nel segno di Grosso e Materazzi. Diciannove anni fa. Tanti, troppi.