19/10/25, 11:14
Cristiano Ronaldo, numeri incredibili. Il segreto? "Analizza anche le bottigliette d'acqua..."
Il fuoriclasse portoghese tocca quota 949 gol da professionista e il suo ex dirigente ai tempi della Juve, Beppe Marotta, svela un particolare aneddoto

Cristiano Ronaldo continua la sua marcia inarrestabile. Dopo aver firmato una doppietta nel recente pareggio per 2-2 tra il suo Portogallo e l'Ungheria, l'ex fuoriclasse della Juventus ha prontamente messo il suo timbro anche nella vittoria del suo club, l'Al-Nassr, contro l'Al-Fateh. Al 60', su assist del compagno Sadio Mané, il classe 1987 ha siglato la seconda rete di una partita poi terminata 5-1. Grazie a questo ennesimo acuto, il totale di reti realizzate in carriera tra club e nazionale lusitana ha raggiunto quota 949, di cui ben 6 messe a segno nell'ultimo mese solare, e che salgono fino a 967 conteggiando anche quelle con le selezioni giovanili (2 in U23, 3 in U21, 1 in U20, 5 in U17 e 7 in U15).
I numeri di Cristiano Ronaldo
A 40 anni, Ronaldo continua a riscrivere le statistiche individuali, confermandosi uno degli attaccanti più prolifici della storia del calcio. Ogni suo gol avvicina l'obiettivo, da lui stesso dichiarato, di raggiungere l'incredibile quota delle mille reti ufficiali. La sua longevità sportiva e la capacità di incidere ad altissimi livelli sono frutto non solo di un talento innato, ma anche di una meticolosità maniacale nella cura di ogni dettaglio, dentro e fuori dal campo.
Cristiano Ronaldo, l'aneddoto di Marotta
La dedizione quasi ossessiva di Cristiano Ronaldo alla sua forma fisica è stata recentemente confermata anche da Giuseppe Marotta. L'attuale presidente dell'Inter, che ha lavorato con il portoghese durante la comune esperienza alla Juventus, ha raccontato un episodio significativo, in occasione della presentazione di un libro di Stefano Boldrini: "Cristiano Ronaldo era diverso dagli altri, analizzava anche le bottigliette d'acqua: chiedeva al dottore le caratteristiche e che composizione chimica avessero". Secondo Marotta, questa attenzione estrema è la chiave della sua carriera: "Se ancora oggi è un campione lo è anche per cose del genere", ha concluso il massimo dirigente nerazzurro.