Cristiano Ronaldo e il "no" al Mondiale per Club: "Vi svelo il motivo"
Cristiano Ronaldo rifiuta le offerte per il Mondiale per Club 2025: punta tutto sulla preparazione con l’Al-Nassr
Cristiano Ronaldo ha detto no. Un rifiuto che fa rumore, come sempre accade quando il protagonista è lui. Niente Mondiale per Club, nonostante le offerte non siano mancate. Il motivo? Una scelta lucida, pianificata, con un obiettivo chiaro all’orizzonte: arrivare al top al Mondiale 2026 e chiudere in bellezza con il Portogallo. CR7 guarda avanti e sceglie la preparazione, non lo show. Sceglie il silenzio del lavoro all’Al-Nassr alla ribalta di un torneo che pure gli avrebbe garantito un'altra vetrina planetaria.
Le sirene erano tante, a partire da quelle del River Plate, che ci ha provato per vie traverse. Marcelo Gallardo, tecnico del club argentino, ha raccontato il tentativo: “Gliel’ho chiesto attraverso un amico comune: ‘Cristiano, non vorresti giocare un Mondiale per Club?’”. La risposta, secca ma rispettosa, è arrivata dopo una riflessione: “Devo prepararmi per la prossima stagione”. La stessa linea è emersa nelle parole pronunciate dal fuoriclasse a “Al-Nassr TV”: “Ho ricevuto offerte per partecipare, ma ho preferito rifiutare. Voglio riposarmi e prepararmi al meglio, questa stagione sarà lunga e porterà al Mondiale, per me sarà l’ultima”.
Contratto rinnovato per Cristiano Ronaldo
Ecco allora il prolungamento con l’Al-Nassr, firmato in questi giorni, come naturale conseguenza della scelta: ancora Arabia Saudita, ancora Saudi Pro League, ancora il club che lo ha accolto dopo il burrascoso addio al Manchester United. Ronaldo resta a Riyadh, resta in forma, resta concentrato. Vuole vincere in maglia gialla, dopo aver dominato le classifiche marcatori ma senza aver ancora conquistato il titolo nazionale né la Champions asiatica. Sa di avere ancora fame e gambe, e non ha intenzione di sprecarle.
A 40 anni, con una carriera vissuta sempre sotto i riflettori, Ronaldo si è concesso un gesto controcorrente: ha rifiutato la scena per abbracciare la preparazione. Nessuna passerella, nessun colpo di teatro, solo la voglia di esserci quando conterà davvero. E quella risposta data al River, con rispetto e lucidità, dice più di mille parole: Cristiano Ronaldo non ha bisogno di esserci ovunque, gli basta essere pronto nel momento giusto. E quello, per lui, ha già un nome: Coppa del Mondo 2026. L’ultimo ballo, forse. Ma a modo suo.