Come il Forest sta rompendo l'ossessione del possesso
Cinico, solido e vincente. Il Nottingham di Espirito Santo è un unicum nel calcio d'Inghilterra e d'Europa, con uno stile di gioco tutto suo
Fino a poche settimane fa era lassù, al terzo posto, primo inseguitore del duo Liverpool-Arsenal, che a poco a poco si sarebbe disgregato, lasciando ai Reds la vetta solitaria e, di conseguenza, anche il titolo. Poi, il Forest ha perso quota, raggiunto e superato da chi l’assalto all’Europa che conta proprio non lo può fallire, vedi City e Chelsea, affiancati da un Newcastle che non ha intenzione di fermarsi, dopo il trionfo in Carabao Cup contro il Liverpool a Wembley.
Laddove il Nottingham sarà di scena nel weekend, in semifinale di FA Cup contro i Citizens di Guardiola, per provare a fare la storia.
E non è un caso che tra le top 4 di uno dei trofei più ambiti d’Inghilterra (e anche nel mondo, se fosse mai possibile un giorno…), ci sia anche l’undici del portoghese, ormai veterano delle panchine, Nuno Espirito Santo.
Il tutto, grazie ad una proposta di gioco diversa da ormai che quelle che oggi spesso, e spesso anche poco volentieri, vediamo sui campi di tutta Europa, fatta di possessi palla stentati, giocate sterili e pochi tiri in porta.
Il suo Forest invece la porta la vede, e la palla la fa viaggiare, parecchio, senza conservarla più di tanto, proprio come chiede Nuno.
Poco possesso? Dov’è il problema. E i risultati parlano da sé
Se il Nottingham dovesse finire tra le prime quattro di Premier League a fine stagioni, con le sue attuali statistiche di possesso medio, diventerebbe la prima squadra a farlo con una percentuale così bassa.
Ad oggi, infatti, i ‘Tricky Trees’ hanno collezionato ‘solo’ il 39,3% di possesso palla a partita. Ma evidentemente questa cosa sta pagando, visti gli ottimi risultati, se comparati al valore della rosa e se considerato che per quasi tre quarti del campionato il Forest è rimasto dietro solo ad Arsenal e Liverpool.
A rimarcare tutto ciò, il successo di lunedì scorso in casa del Tottenham: un secco 2-1 col 30% di possesso palla. Cinici, a dir poco, altra importante caratteristica di Wood (19 gol in PL) e compagni.
Cinici e solidi: il Nottingham è infatti la squadra con il maggior numero di ‘clean sheets’ di tutto il campionato, ben 13, per un totale di sole 39 reti incassate in 33 partite. Numeri che consentono al portiere belga Matz Sels di rimanere in piena lotta per il ‘Guanto d'Oro’ della stagione 24/25.
"Ci aiutiamo a vicenda in ogni situazione, ci diamo equilibrio, con un modo di chiaro di giocare, un’unica identità”. Così Espirito Santo dopo il colpaccio in casa degli Spurs, a riassumere in parte il capolavoro Nottingham.
Un calcio d’altri tempi, ma sempre attuale in realtà, e lo dicono i numeri, quelli non mentono mai.
Sicuri che lassù, il leggendario Brian Clough, che a Nottingham qualcosina l’ha fatta, si starà divertendo un bel po'.