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02/09/25, 15:32

Caos Independiente vs. Universidad de Chile, la testimonianza: "Ci hanno torturato"

Un tifoso cileno arrestato in Argentina racconta il suo incubo. "Ci hanno picchiato e umiliato," ha detto l'avvocato, che ha passato due notti in carcere

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Una partita di calcio si è trasformata in un incubo. L'incontro di Copa Sudamericana tra Independiente e Universidad de Chile ha lasciato una scia di violenza, arresti e dramma. A distanza di una settimana, emerge la testimonianza scioccante di Gabriel Silva Riesco, un avvocato e agente FIFA cileno, che ha trascorso due notti in carcere, subendo abusi e torture.

Dall'entusiasmo all'incubo in pochi minuti

Gabriel era arrivato a Buenos Aires con un amico per godersi la partita, ma l'atmosfera festosa si è trasformata rapidamente in un campo di battaglia. L'avvocato ha raccontato che, nonostante gli avvertimenti, non c'era quasi nessuna sicurezza all'interno dello stadio. Il caos è scoppiato quando i tifosi hanno iniziato a lanciarsi oggetti, ma la situazione è degenerata con l'arrivo della polizia. "I poliziotti e gli agenti di sicurezza privati ci aspettavano all'ingresso. Invece di proteggerci, hanno iniziato a picchiarci", ha raccontato Gabriel.

Nel tentativo di lasciare lo stadio, l'avvocato è stato aggredito da tre poliziotti. "Mi hanno colpito con dei bastoni e sono rimasto a terra per un minuto o due, ricevendo dei colpi, ma il tempo mi è sembrato infinito," ha ricordato con orrore.

La prigione, la tortura e la speranza

Dopo l'arresto, Gabriel e un centinaio di altri tifosi cileni sono stati caricati su un furgone della polizia, stipati come bestie e portati alla stazione di polizia di Sarandí. Lì, i maltrattamenti sono continuati: umiliazioni, pestaggi e minacce. "Ci hanno detto che avevamo ucciso una bambina di sette anni e che avremmo dovuto pagarla", ha detto Gabriel. "È stata una brutale aggressione psicologica e noi eravamo molto spaventati."

Costretti a stare in ginocchio per ore, senza poter bere o andare in bagno, i tifosi sono stati umiliati e torturati. Solo con il cambio turno, la situazione è migliorata. Dopo due notti di reclusione, Gabriel è stato rilasciato, ma l'esperienza ha lasciato una profonda cicatrice. "È stato traumatico. Ora devo concentrarmi sul lavoro e superare questo momento," ha concluso l'avvocato, che spera di lasciarsi alle spalle un'esperienza che ha macchiato per sempre un evento sportivo.