18/09/25, 14:01
Camp Nou, il disastro: il Barça trasloca in uno stadio da 6.000 posti per colpa dei ritardi
Caos Barcellona: la prima partita in casa non si gioca al Camp Nou. A causa dei ritardi, la squadra giocherà in uno stadio da 6.000 posti
.jpg&w=3840&q=75)
Un'umiliazione senza precedenti. La prima partita in casa del Barcellona, dopo mesi di attesa per la riapertura del suo Camp Nou, non si giocherà nel tempio del calcio. La squadra, che vanta un nome del calibro di Marcus Rashford, dovrà scendere in campo in uno stadio con appena 6.000 posti, un'arena minuscola che non è nemmeno a norma per la Liga. Una situazione assurda che ha gettato il club nel caos e che ha scatenato la rabbia dei tifosi.
La beffa del Camp Nou
Il ritorno a casa era stato annunciato in pompa magna per il novembre 2024, in occasione del 125° anniversario del club. Il Barcellona aveva rassicurato tutti, ma le promesse sono state tradite. I lavori di ristrutturazione, costati 1,3 miliardi di euro, sono in ritardo. Nonostante la squadra avesse ottenuto il permesso di giocare le prime tre partite in trasferta, lo stadio non ha ancora i permessi necessari per l'apertura.
La situazione è talmente disperata che il Barça, che ha giocato le ultime due stagioni nello Stadio Olimpico, non potrà usarlo per la partita, poiché due giorni prima è in programma un concerto di Post Malone. La scelta è caduta sullo Stadio Johan Cruyff, un impianto minuscolo che, secondo le regole della Lega, non sarebbe nemmeno idoneo per ospitare una partita ufficiale, in quanto la capienza minima è di 8.000 posti. A pagare il prezzo di questo disastro saranno soprattutto i tifosi, con un sorteggio che assegnerà i pochi biglietti disponibili.
Rabbia e incertezza
La frustrazione dei tifosi è palpabile. Anche il Valencia, l'avversario del Barcellona, non ha preso bene la notizia. Il club ha contattato la Liga per protestare contro la scelta della sede, ritenuta non idonea. "Siamo preoccupati per l'incertezza", ha dichiarato il Valencia, che ha ottenuto solo 290 biglietti per i suoi tifosi. L'attaccante Diego Lopez ha rincarato la dose: "È una situazione che, secondo me, avrebbe dovuto essere risolta molto tempo fa". La società, per placare gli animi, ha dichiarato che lo stadio potrebbe essere pronto per la partita del 28 settembre contro la Real Sociedad.