Da Kaladze in politica ad Arshavin stilista: i calciatori che hanno cambiato vita dopo aver appeso gli scarpini al chiodo

La carriera da calciatori non dura in eterno. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, la maggior parte dei giocatori rimane nell'ambiente, tentando una tra le tante strade nel mondo del pallone. Molti sono allenatori, assistenti tecnici, dirigenti, qualcuno tanta la strada imprenditoriale restando nel settore calcio, altri ancora diventano opinionisti per tv e radio. Non sono però casi isolati, nonostante l'evoluzione di questo sport e di tutto ciò che gli ruota attorno, coloro che decidono di allontanarsi definitivamente e tentare altre strade. Tra coloro che hanno deciso di cambiare totalmente vita Kakha Kaladze, difensore del Milan dal 2001 al 2010 e del Genoa nelle due stagioni successive, ha intrapreso quasi subito la carriera politica, diventando ministro dell'energia in Georgia nel 2012, mentre dal 2017 è sindaco di Tbilisi, capitale del paese di cui è originario. Inoltre, l'ex giocatore rossonero possiede un ristorante, due alberghi e una holding finanziaria. Anche il Pallone d'Oro George Weah, tra i giocatori più importanti della storia del Milan, si è buttato in politica, diventando di recente il presidente della Liberia. Ha cambiato vita anche Mark Bresciano: l'ex Palermo, la cui esultanza “immobile” è tra le più iconiche dei suoi tempi, è diventato produttore di cannabis, cambiando completamente professione. Si è dato al lusso, invece, Andrej Arshavin, ex stella dell'Arsenal, dove ha militato per tre stagioni lasciando il segno. L'attaccante russo ora è tornato in patria, dove svolge la professione di stilista e l'attività imprenditoriale nel settore dell'abbigliamento. Si è dato da fare anche Victor Valdes, portiere del leggendario Barcellona di Guardiola e Messi. L'estremo difensore spagnolo, dopo il ritiro, ha lanciato un'app di incontri per smartphone, chiamata “Hola”.