Brasile bloccato a Guayaquil: pari amaro per Ancelotti all’esordio
Si aspettava sicuramente un altro tipo di approccio Ancelotti, nuovo ct del Brasile: pari scialbo all'esordio
Inizia in salita l’avventura di Carlo Ancelotti sulla panchina del Brasile. Un pareggio senza reti, uno 0-0 a Guayaquil contro l’Ecuador, che frena subito le ambizioni della nuova Seleção. L’Italia del calcio che siede in panchina ora ha il volto sereno di Carletto, ma il debutto ufficiale da ct non ha lasciato il segno che tutti speravano. Prestazione grigia, poche fiammate e un punto che lascia il Brasile in bilico nella corsa alla qualificazione mondiale.
Poche idee
La Seleção si è presentata in Ecuador priva di brillantezza, con un undici che alternava volti noti (Marquinhos, Casemiro, Vinicius) a qualche tentativo di novità, ma il copione è sembrato quello degli ultimi mesi: buona volontà, poca incisività. Ancelotti, 65 anni, subentrato a Dorival Junior lo scorso marzo, è chiamato a rianimare un gigante che si è fatto piccolo. Il Brasile è quarto nel girone sudamericano, a tre giornate dalla fine, con 22 punti. L’Ecuador lo precede di due, mentre l’Argentina comanda a quota 31.
Qualificazione in vista
Il pareggio complica ma non annulla i piani: martedì a San Paolo, contro il Paraguay, il Brasile può ancora strappare il pass per il Mondiale 2026, a patto che arrivi un successo e che gli incastri delle altre sfide giochino a favore. Nulla è perduto, ma ci si aspettava una scossa immediata, anche emotiva, dalla gestione Ancelotti.
Spunti e sussulti
Dopo un avvio sotto ritmo, con l’Ecuador a controllare e creare i primi pericoli – tra cui un’occasione sfumata da Pacho dopo un errore di Alisson – il Brasile ha provato ad alzare i giri. Gerson (22’), Richarlison (52’) e Vinicius (75’) hanno avuto buone chance, ma il portiere Gonzalo Valle ha sempre risposto presente. L’Ecuador ha risposto con Estupiñán, che ha creato grattacapi sulla fascia, e con una punizione velenosa di Caicedo su cui Alex Sandro ha rischiato grosso. Alla fine, il muro ha retto da entrambe le parti.
Conto alla rovescia
L’effetto Ancelotti è ancora da vedere. Il tecnico emiliano ha promesso lavoro e pragmatismo. Al Brasile servono punti e certezze. Il cronometro corre e il margine d’errore è sempre più sottile. Martedì sarà già un crocevia.