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19/10/25, 08:37

Antony confessa: "Ero vicinissimo al Liverpool prima del mio disastroso trasferimento allo United"

Il flop da 82 milioni: Antony denuncia "mancanza di rispetto" e "maleducazione" durante il suo esilio allo United prima della cessione al Real Betis

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Il breve e disastroso periodo di Antony al Manchester United ha avuto un risvolto amarissimo, ma ora si scopre che l'intera storia della sua carriera in Premier League poteva prendere una piega diametralmente opposta. L'ala brasiliana, trasferitasi all'Old Trafford nel 2022 per l'enorme cifra di oltre 80 milioni di sterline, ha rivelato che la sua destinazione era stata, in origine, il Merseyside.

Dopo il suo trasferimento estivo al Real Betis per 21,6 milioni di sterline – un'inezia rispetto al costo iniziale – il 25enne ha confessato a ESPN Brasile che il Liverpool era ad un passo dall'acquisirlo dall'Ajax: "Prima di chiudere con lo United, ero molto vicino al Liverpool. Ma il percorso era destinato a essere quello che è stato."

Mai sapremo cosa sarebbe accaduto ad Anfield, ma a Manchester la storia è stata un fallimento eclatante. Antony, portato da Erik ten Hag (che all'epoca sosteneva che l'olandese "tira fuori il meglio di me"), ha chiuso la sua esperienza con solo 12 gol e cinque assist in 96 presenze con i Red Devils.

l'esilio e la "squadra artificieri"

Le cose per Antony sono precipitate lo scorso anno, culminando in un'estate di umiliazione pura. L'ala è stata inserita nella famigerata "squadra artificieri" dello United, un gruppo di esiliati (che includeva anche nomi come Jadon Sancho, Marcus Rashford e Alejandro Garnacho) costretto ad allenarsi separatamente dal resto della prima squadra per facilitarne la cessione.

Antony ha raccontato con dolore l'esperienza: "Sono tornato il 14 luglio e mi sono allenato separatamente per più di un mese. È stato molto complicato. Per più di 40 giorni abbiamo soggiornato in hotel. Io e mio padre eravamo lì, ad aspettare. Io mi allenavo alle cinque del pomeriggio, mentre il gruppo si allenava la mattina."

Il calciatore ha denunciato anche una totale mancanza di rispetto: "Ho sentito che c'era una mancanza di rispetto, persino di educazione. Nessuno mi ha detto buongiorno o buon pomeriggio. Nemmeno quello."

Alla fine, Antony ha lasciato lo United per il Real Betis con una cessione a titolo definitivo per 60 milioni di sterline in meno rispetto alla cifra spesa dal club inglese.

Una nuova vita e la lezione imparata

Nonostante l'amarezza per l'esilio, il brasiliano sostiene di aver tratto una lezione da quel periodo buio. "Sapevo che sarebbe successo qualcosa di buono, anche se i dubbi mi attraversavano la mente," ha dichiarato. "Forse se fossi esploso subito, avrei potuto perdermi in seguito. Era necessario attraversare quel processo. Oggi mi sento un uomo migliore, un padre migliore."

Antony ha iniziato con un barlume di speranza al Real Betis, segnando un gol e fornendo un assist nelle sue prime cinque presenze, entrambi i contributi arrivati in Europa League. La sua carriera, scampata per un soffio ad Anfield, ha trovato una nuova (e più economica) casa in Spagna.