Addio a Diogo Jota, tragedia sulla A-52: l’attaccante del Liverpool muore con il fratello in un incidente

Grave lutto nel mondo del calcio: Diogo Jota e il fratello André muoiono in un incidente sulla A-52, vicino Zamora

Pubblicata il 03/07/2025
Addio a Diogo Jota, tragedia sulla A-52: l’attaccante del Liverpool muore con il fratello in un incidente
Addio a Diogo Jota, tragedia sulla A-52: l’attaccante del Liverpool muore con il fratello in un incidente

Un colpo al cuore del calcio europeo. Una notizia che ha sconvolto tifosi, compagni, club e avversari: Diogo Jota, attaccante del Liverpool e della nazionale portoghese, è morto nella notte in un tragico incidente stradale in Spagna, nella provincia di Zamora. Aveva 28 anni. Con lui ha perso la vita anche il fratello minore André, calciatore del Penafiel, 26 anni. Una tragedia che cancella due vite e spegne il sorriso e il talento di due giovani cresciuti con il pallone fra i piedi e con un sogno condiviso.

L’incidente è avvenuto sulla A-52, al chilometro 65, nei pressi del comune di Palacios de Sanabria, nella regione di Castiglia e León. Secondo una prima ricostruzione, l’auto su cui viaggiavano i due fratelli avrebbe improvvisamente perso il controllo, finendo fuori strada e incendiandosi. Le fiamme hanno avvolto completamente il veicolo, lasciando pochissime possibilità di soccorso. È stato un passante, testimone della scena, a lanciare l’allarme al 112. Quando i vigili del fuoco e i sanitari sono arrivati sul posto, purtroppo non c’era più nulla da fare.

Una carriera in ascesa, spezzata troppo presto

Jota era reduce dalla sua miglior stagione con la maglia del Liverpool. Arrivato nel 2020 dal Wolverhampton per 44,7 milioni di euro, si era imposto come uno degli attaccanti più incisivi della Premier League: 65 gol e 26 assist in 182 presenze con i Reds, tre trofei conquistati – Premier League 2024-25, FA Cup 2021-22 e Coppa di Lega 2021-22 – e un posto stabile anche nella nazionale portoghese, con cui aveva collezionato oltre 30 presenze e segnato in tutte le grandi competizioni internazionali.

Con il suo stile generoso, fatto di corsa, intelligenza tattica e gol pesanti, era diventato un beniamino ad Anfield. Klopp, che lo aveva voluto fortemente, ne apprezzava la duttilità e la capacità di incidere in ogni zona del fronte offensivo. Era entrato in punta di piedi, ma si era preso tutto, anche l'affetto di una tifoseria che ora lo piange con un nodo alla gola.

Un legame di sangue e di calcio

Con lui, nell’auto, c’era André Jota, suo fratello, anche lui calciatore professionista, attualmente in forza al Penafiel, club portoghese di seconda divisione. I due erano molto legati, cresciuti insieme a Gondomar, vicino Porto, e avevano condiviso da piccoli la stessa passione per il calcio. La tragedia ha reciso quel legame nella maniera più crudele, lasciando una famiglia e una comunità distrutte dal dolore.